“CI SONO MOMENTI” DI ALESSANDRO RAMBERTI a cura di Vincenzo Capodiferro
“CI SONO MOMENTI” DI ALESSANDRO RAMBERTI
Versi-meditazioni sul movimento e sulla lotta senza rabbia all’inezia
“Ci sono momenti” è una silloge di Alessandro Ramberti, pubblicata da Fara, Rimini 2025. È un vero e proprio canzoniere che racchiude uno scrigno d’arte rara. «Leggere le poesie di Alessandro Ramberti» scrive L. Bruni, «consente allo spirito di eseguire un esercizio raro: lasciare il ritmo del vivere ordinario e ritrovarsi, improvvisamente, avvolti dal sublime». Le poesie di Alessandro sono orazioni, nel senso di preghiere, gotici slanci verso un piano verticale, pertanto sublime, che tocca romanticamente le soglie dell’Infinito, inteso sia matematicamente che dinamicamente. Sarebbe arduo poter cogliere tutte le sfaccettature della sua ars poetica. Prendiamo alcuni esempi:
Movimento
C’è uno spazio compatto
in cui non è possibile…
Con un ermetismo sconcertante Alessandro ci pone innanzi un dilemma eleatico sullo spazio. I componimenti lambertiani sono come ungarettiane provocazioni. La poesia deve provocare, non può lasciare il lettore tranquillo, deve sospingerlo alla riflessione.
O SMS
Tu Sei Me Stesso è quanto scopre Dante
in tre parole il senso della vita.
Prima c’è la critica al linguaggio neofuturista tipico della messaggeria quotidiana odierna, poi c’è il richiamo al dantismo tipico dell’italica progenie. Il linguaggio è tutto, l’uomo è animal symbolicum. Questo è anche il rischio dell’esistenza, quello di staccarsi dall’essere purissimo per risolversi tutta in un nichilistico flatus vocis, in un insignificante significante e non in un significativo significato.
La copertina è già emblematica: un’accentata “è” capovolta che pare una barca su cui un uomo naviga nella società liquida. L’essere c’è, non si è perso, ma galleggia. Gli “esserci” galleggiano in questo infinito, instabile e instancabile mare leopardiano. La voce del poeta è “in cerca” appunto di quei momenti che ci sono: “ci sono momenti”. Il momento diviene simbolo dell’eternità, già dai tempi di Platone: tempus imago aeterni. Ci rapportiamo inevitabilmente a questo assurdo tempo, fatto appunto di momenti che scandiscono questo essere, un essere non statico, ma dinamico, diveniente. La è coricata, bellissima, appunto addita a questo capovolgimento dell’essere classico in qualcosa di futuribile. Siamo passati dal passatismo al futurismo. Abbiamo dimenticato appunto il presentismo: il momento è ciò che accade hic et nunc, non domani, non ieri.
La poesia di Alessandro Ramberti è come una zattera esistenziale, cui il lettore può aggrapparsi per concedersi un momento, appunto, di rilassamento protensivo verso l’alto.
Alessandro Ramberti (Santarcangelo di Romagna, 1960), «laureato in Lingue orientali a Venezia, ha vinto una borsa (1984-85) per l’Università Fudan di Shanghai. Nel 1988 consegue a Los Angeles il Master in Linguistica presso l’UCLA e nel 1993 il dottorato in Linguistica presso l’Università Roma Tre.
Ha pubblicato in prosa: Racconti su un chicco di riso (Pisa, Tacchi 1991) e La simmetria imperfetta, con lo pseudonimo di Johan Thor Johansson (1996). In poesia: In cerca (2004, Premio Alfonso Gatto opera prima e altri), Pietrisco (2006, premi Poesi@&Rete e Cluvium), Sotto il sole (sopra il cielo) (2012, Premio speciale Firenze Capitale d’Europa), Orme intangibili (2015, Premio Speciale Casentino, II class. Tra Secchia e Panaro). Nel 2017 è uscita la raccolta Al largo (Premio speciale Città della poesia, III class. Premio Graziano). Con l’Arca Felice di Salerno ha pubblicato la plaquette Inoltramenti (2009) e tradotto 4 poesie di Du Fu: Paese in pezzi? I monti e i fiumi reggono (2011)». H ricevuto vari riconoscimenti in vari concorsi letterari nazionali e internazionali. «Nel 2020 è uscita la raccolta Faglia-Faŭlto, II ex aequo Universum Basilicata 2021. Nel 2021 Medèla, II class. Universum Basilicata 2022 e IV class. Premio Polverini 2021 sez. Poesia mistica. Nel 2002 Enchiridion celeste, selezionato al X Concorso Universum Basilicata e secondo al Premio Russell 2022».
Vincenzo Capodiferro

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