22 marzo 2021

Ambrogio Borsani – La claque del libro – a cura di Marcello Sgarbi

 


Ambrogio Borsani
La claque del libro (Neri Pozza Editore)


Collana: I Colibrì 

Pagine: 176

ISBN: 978-88-545-1681-6


Sapevate che la prima pubblicità su un giornale è stata originata da un duello fra due editori? E che i primi romanzi a puntate – i cosiddetti feuilletonda cui il termine utilizzato anche per un genere narrativo – sono stati pubblicati dall’editore che è sopravvissuto al duello? Nelle pagine di questo prezioso volume - che indirettamente rappresenta un omaggio al libro in quanto tale – è attraverso curiosità come queste, aneddoti e importanti avvenimenti storici, che veniamo a conoscere in profondità il mondo della stampa, del marketing editoriale e della pubblicità, non solo libraria.

L’autore, già copywriter e direttore creativo in importanti agenzie pubblicitarie, nonché titolare di una nutrita bibliografia sia per adulti sia per ragazzi, con lo stesso stile indagatore e curioso caratteristico di altre sue opere, cattura da subito la nostra attenzione e ci porta in un mondo inedito. In tutti i sensi, perché un libro così preciso e dettagliato e dal taglio tanto particolare non era finora comparso presso alcun editore. Vivamente consigliato sia ai forti lettori sia ai neofiti, ma soprattutto a chi ama i libri e la lettura.

Se, come dice Watzlawick, in qualsiasi momento in cui ci si trovi in presenza di altri individui ‘non si può non comunicare’, allora la comunicazione è, dopo la respirazione, l’attività che occupa più tempo nella vita di ogni uomo eccetto quella degli eremiti”. (Marco Vecchia, Hapù)

Il 6 novembre 1455 fu una giornata nera per Johannes Gutenberg. La bibbia a quarantadue linee entrava nella storia, lui entrava in un mare di guai. Verso mezzogiorno i fratelli Johann e Jacob Fust, Peter Schöffer, il regio notaio Ulrich Helmasperger e alcuni testimoni si incontrarono nel convento dei Carmelitani Scalzi di Magonza. L’oggetto dell’incontro riguardava una richiesta formale di risarcimento dei capitali che la famiglia Fust aveva prestato all’inventore dei caratteri mobili per sostenere la sua impresa. Johannes Gutenberg non si presentò davanti ai creditori, mandò tre suoi rappresentanti per essere informato sulla riunione. Con la testimonianza fondamentale di Peter Schöffer, Gutenberg venne condannato a pagare il suo debito, come documenta l’atto notarile steso in quella data. Dalla sentenza emessa nel convento dei Carmelitani Scalzi il grande stampatore uscì rovinato e non fu più in grado di riprendersi”.

Già nel Settecento si era capito che il libro poteva essere un ‘affare’, un affare colto. Uno dei casi più eclatanti fu Paul et Virginie, un’opera strappalacrime con fondali esotici, amore appassionato e perverso senso del pudore. La prima edizione del 1788 divenne subito un bestseller e dopo qualche anno si contavano decine di edizioni pirata”.

La pagina intera di un grande quotidiano nazionale dedicata a un solo libro in Italia si ebbe il 20 giugno 1974, quando sul Corriere della Sera Einaudi lanciò La Storia di Elsa Morante. Nell’annuncio si precisavano i dati del libro: 670 pagine, 2000 lire, tiratura iniziale 10.000 copie. La Storia viene pubblicata direttamente nella collana economica Gli Struzzi perché è un libro che vuole parlare a tutti’. Il lancio era stato preceduto da un annuncio teaser: A giorni in libreria il nuovo romanzo di Elsa Morante, La Storia, Einaudi’. La critica si divise, ma il libro toccò le seicentomila copie in cinque mesi”.

Uno degli annunci pubblicitari più intelligenti è quello creato da Bill Bernbach, maestro assoluto nella storia della pubblicità, per la National Library Week negli anni Sessanta. Abcdefghijklmnopqrstuvwxyz. Nella vostra biblioteca pubblica queste lettere sono combinate in modo da farvi piangere, ridere, amare, odiare, sognare, pensare e capire’. Un’idea che tocca i sentimenti del lettore svogliato, svela il potere magico della parola, il fascino del libro”.

© Marcello Sgarbi

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