LA MIA MUSICA a cura di Roberto Bertazzoni
LA MIA MUSICA
Nasce sicuramente da una
sensazione, un'emozione che poi, lentamente, si allarga. E
l'interesse per questa piccola cosa si espande poi per cerchi
concentrici che crea un sasso buttato in uno stagno.
Senti una sorta di
connessione interiore, speciale, per quello che hai coperto ed è
entrato in te. D'improvviso. Come è successo a me.
Ero bambino quando sentii
nascere questo entusiasmo crescente, la necessità di mettermi in
relazione con la dimensione della musica.
Presto è diventata
passione e non mi ha più lasciato. È
diventata il senso e il centro della mia vita. In lei ho riposto
tutti i miei pensieri, le mie paure, le ansie, i progetti, le gioie e
le speranze.
Ricordo che, per un certo
periodo, mi chiudevo tutti i pomeriggi in camera e spegnevo la luce.
Oppure coprivo la finestra con un telo per creare l'oscurità. E lì,
seduto a terra su di un tappeto, rimanevo a occhi chiusi ascoltando,
per ore, la musica ad alto volume.
Lei entrava dentro di me,
mi avvolgeva, mi circondava e mi stordiva. Era quello il mio
“sballo”.
Ciò che più desideravo
era sentirmi parte dei suoni, come a un nutrimento al quale era
impossibile rinunciare.
La musica è anche un
percorso di studio, un processo di apprendimento che devi saper
organizzare, soprattutto quando ti concentri su uno strumento. Ma ci
sono dei momenti, mentre suoni, che non si riescono a descrivere con
le parole.
Quello che si esprime
diventa una poesia fatta di suono; la tua fragilità e la tua forza
interiori si espandono attraverso di essa, raccogliendosi
nell'essenza del suono stesso.
Tra noi si usa dire:
suoni come sei. Ed è proprio così. Se tengo un concerto e non mi
sento a posto con me stesso, non sarò in connessione neppure con il
mio strumento e i suoi suoni.
C'è quindi una
strettissima relazione tra quello che hai dentro, in quel preciso
momento, e il modo in cui si manifesta il suono.
Esso è il tuo pensiero
che agisce per primo e, soltanto dopo, esisterà la musica.
Suonare con passione
significa riuscire a mettere tutto te stesso proprio dentro quel
suono. E il suono sarai tu e diventerai persino riconoscibile.
Quel suono ti permetterà
di elaborare e disegnare il tuo mondo interiore, facendoti capire chi
eri e chi sei.
Ti confronterai con i
tuoi valori, capirai quello che vuoi nella tua vita.
Il mio suono dei diciotto
anni è diverso da quello di adesso, in quanto oggi sono diverso e ho
fatto altre esperienze.
Avere intelligenza,
sensibilità, passione e la capacità di riconoscere i propri limiti,
facendoli diventare anche la propria forza: forse proprio qui, a mio
parere, sta la grandezza della musica.
©
Roberto Bertazzoni
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