02 agosto 2019

La calda estate del fisco: in arrivo le pagelle di Antonio Laurenzano

La calda estate del fisco: in arrivo le pagelle


di Antonio Laurenzano
Pagelle fiscali” in arrivo per oltre 3,5 milioni di contribuenti. I redditi 2018 di esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo, in fase dichiarativa, sono sotto esame Isa (Indici sintetici di affidabilità), il nuovo strumento di “compliance” finalizzato a favorire, in un rinnovato rapporto di collaborazione fisco-contribuente, l’emersione spontanea di base imponibile e il conseguente assolvimento degli obblighi tributari. 152 versioni Isa, per 157 attività economiche, con l’obiettivo di “semplificare e ottimizzare il sistema fiscale”, secondo gli auspici di Antonino Maggiore, direttore dell’Agenzia delle Entrate.
Dalla finalità di “rendere più efficace l’azione accertatrice”, tipica dei vecchi studi di settore, andati in archivio dopo 26 anni, si è passati con i nuovi indicatori a incentivare comportamenti fiscali corretti. Introdotti con il D.L. 50/2017, gli Isa rappresentano la sintesi di indicatori elementari (di affidabilità e di anomalia) volti a verificare la normalità e la coerenza della gestione aziendale o professionale. Il contribuente, con alcune eccezioni di legge, attraverso l’applicazione dello specifico software, può verificare il proprio grado di affidabilità fiscale in base al posizionamento su una scala di valori da 1 a 10 (massima affidabilità). Ai soggetti “virtuosi”, quelli cioè “affidabili”, sarà riconosciuto un regime premiale: esonero del visto di conformità per la compensazione dei crediti, esclusione dagli accertamenti basati su presunzioni semplici, riduzione dei termini di prescrizione, rimborsi d’imposte più rapidi. Per accedere ai vantaggi fiscali il contribuente ha la possibilità di migliorare il punteggio di affidabilità, correggendo eventuali errori commessi nella compilazione del modello Isa, oppure indicando in dichiarazione ulteriori componenti positivi di reddito che non risultano dalle scritture contabili, rilevanti ai fini delle imposte.
Per contribuenti e professionisti un’estate calda anche sul fronte fiscale. Una lunga maratona segnata da un corto circuito sul piano operativo generato dal ritardo delle Entrate sul software, nonché dalle criticità riscontrate sul recupero dei dati storici (un range di otto anni) e soprattutto dall’incognita legata alle risultanze degli indici. Non è chiaro da dove scaturisca il voto finale che il software attribuisce. Dopo i primi test del nuovo sistema è crescente il disagio degli operatori: il passaggio dagli studi di settore agli Isa può riservare un salto nel buio, i “voti” in pagella possono essere ribaltati. Almeno il 40% dei contribuenti potrebbe non raggiungere la soglia della sufficienza ed essere quindi esposto a un’azione di monitoraggio del Fisco per rischio di evasione. L’ombra lunga degli studi di settore, sotto mentite spoglie, si percepisce minacciosa. Resta più di una perplessità. Tutto molto approssimativo per decisioni importanti da prendere circa il reddito da dichiarare e le imposte da pagare. E a nulla è servita la proroga delle scadenze delle imposte al 30 settembre, solitamente previste per il 30 giugno.
Incertezze operative legittimate dal perentorio intervento del viceministro dell’economia Massimo Garavaglia che, durante un recente convegno del Sole 24Ore, ha spietatamente etichettato gli Isa come “uno strumento inutile che verrà presto abrogato perché ormai superato dalla fatturazione elettronica e dall’invio telematico dei corrispettivi”. Dal tormentone estivo allo psicodramma. Rebus o il solito zibaldone all’italiana?

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