28 novembre 2012

Per un'educazione fisica più europea e meno italiana da serie B


PER UN’EDUCAZIONE FISICA PIÚ EUROPEA E MENO ITALIANA DA SERIE B …
Portiamo questa disciplina a regime anche nelle primarie

Siamo in Europa, ma la disciplina “Educazione Fisica” - o come con termini più specifici viene denominata “Scienze motorie-sportive” - è ancora, solo un problema italiano. A parte la disponibilità di ore settimanali che viene dedicata a questa importante materia, la quale non rispecchia affatto la media europea, il problema vero consiste nel fatto che nella primaria non è proprio contemplata, sebbene si facciano dei progetti Miur-Coni per pochi mesi. Questo gap lo paghiamo in tanti modi: guardiamo alle nostre strutture inadeguate, fatiscenti, inefficienti, con materiali scadenti, postbellici, per non parlare dei nostri ragazzi, che si muovono sempre di meno, e ciò aggrava anche il sistema sanitario nazionale per l’insorgenza di patologie, quali obesità, malattie cardiovascolari, osteoarticolari, etc., legate alla vita sempre più sedentaria ed all’inattività. Il bagaglio motorio dei nostri giovani è sempre più misero rispetto a prima. Infatti una volta che si affacciano ad uno sport specifico, avranno sicuramente più difficoltà rispetto ad un ragazzo europeo medio che ha alla base, invece, esperienze motorie più ampliate, visto la sua più adeguata attività che viene seguita nelle istituzioni scolastiche. Ed è proprio uno dei motivi per cui, ad esempio, negli sport, tipo il calcio, reclutiamo sempre giocatori dall’estero. Perché negli anni ’80 gli oratori sfornavano tanti giocatori? Allora si giocava dappertutto e uscivano molti talenti: ricordate l’Italia ’82! Questo intervento vuole essere un invito, rivolto a tutti: colleghi, genitori, operatori scolastici, a che si possa fare una class action a Strasburgo per portare a regime l’educazione motoria anche nella primaria, visto che siamo in Europa. Una sorta di sentenza Bosman scolastica? Perché no … Un popolo forte si denota anche dallo spazio che viene dedicato all’educazione motoria. In altri tempi i giovani erano più forti fisicamente ed anche caratterialmente. Per l’evoluzione storica le attuali generazioni si stanno rilevando sempre più fragili. Il ruolo, in questo senso, dell’educazione motoria, è fondamentale e decisivo per la grande “palestra della vita!”

Prof. Andrea Santarsiero
Allenatore di base Uefa, ha curato la preparazione atletica di numerose squadre in Lega pro e di numerosi giocatori di serie A e serie B, insegnante di Educazione fisica
Prof. Vincenzo Capodiferro, insegnate di Filosofia

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Rev. 31-01-13 AdB

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