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Visualizzazione dei post da maggio, 2008
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Teatro – la recensione di Bruna Alasia OMAGGIO A FRIDA KAHLO monologo scritto da Valeria Moretti e interpretato da Enrica Rosso Dal Salottolmino di Roma in tournée italiana “Una bomba avvolta in un nastro di seta” Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderon - la grande pittrice messicana nata nel 1907 e morta pressoché sconosciuta a soli quarantasette anni dopo una vita di grande sofferenza, divenuta artista di culto da un decennio, quando le mostre si sono susseguite a New York e un suo ritratto è stato venduto per un milione e mezzo di dollari - non cessa di affascinare i posteri. Dopo le numerose biografie e il film con Salma Hayek diretto da Julie Taymor, numerosi gli adattamenti teatrali. Sui palcoscenici italiani arriva ora il testo di Valeria Moretti , interpretato da Enrica Rosso – vista recentemente in Apnea, L’uomo in più, Preferisco il rumore del mare - che calza il personaggio alla perfezione per l’ accento straordinariamente esotico e il fisico che ricorda la minuta, fiera e ...

"Il Principe felice" di Oscar Wilde

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'I classici' di A. di Biase “Il principe felice e i migliori racconti” Oscar Wilde a cura di Silvia Mondardini pag. 142- Barbera Editore - 2007 Il volume, ben curato e presentato dall’ottima e giovanissima Silvia Mondardini , raccoglie sotto un unico titolo le storie wildiane pubblicate nel 1887 ( Happy Prince and Other Tales ) e nel 1891 ( The House of Pomegranates e Lord Arthur Savile's Crime and other Stories ). Assente da questa pubblicazione “ Il fantasma di Canterville ”, racconto pure del 1887, che trova spesso una edizione autonoma dovuta al successo, anche cinematografico, dello scritto. Per questioni legate alla complessità di taluni testi, non appare corretto considerare adatte alla lettura infantile tutte le favole qui raccolte, soprattutto quando lo sguardo si spinge alle non brevi novelle de “ Il pescatore e la sua anima ” o “ Il figlio della stella ”, scritti nei quali la probabile matrice orientalista – che il nostro ereditò nei primi anni ad Oxford – decade...

"Bassa marea" di Miriam Ballerini

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Bassa marea M. Ballerini Serel International - 2005 Pagg. 148 Nella quarta di copertina di questo suo volume di racconti, là dove la Ballerini ha voluto inserire una breve biografia, si legge che l’autrice di “Bassa marea” concilia la sua passione per la scrittura con il lavoro di casalinga. L’impressione è che questa presentazione finisca per proporre un giudizio sulla scrittrice la quale, sia per la sensibilità che per il linguaggio ricco di immagini, non è affatto un’autrice ‘leggera’. Racconti di vita vissuta ispirati a fatti di cronaca o, in alcuni casi, ai precedenti romanzi dell’autrice comasca, sono qui intercalati da immagini evocative e da aforismi tratti da classici della letteratura, come Pascoli e Zola. I temi sono importanti, dal concepimento all’amicizia, ma anche la violenza ed il carcere. Nel racconto più intenso dal punto di vista narrativo, “Il volo”, - sebbene il più bello sia forse “Il pallone” - non manca un tratto magico quando si propone uno scambio fra sogno e...
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La recensione di Bruna Alasia “ Roma in the world”, tourné mondiale di Elena Bonelli Dal Salone Margherita alla Carnegie Hall: la canzone romana si fa internazionale Il “Salone Margherita”, scrigno di velluti rossi e marmi nel centro storico della “città eterna”, è il più antico e il più celebre café-chantant di tutta la penisola. Inaugurato nel 1890 si ispirava ai modelli del “Moulin rouge “ e “Les folies bergère”, la sensazione di trascorrervi una serata densa di suggestioni del passato unita a un tocco esotico di francese è fortissima, se l’interprete è l’attrice e cantante Elena Bonelli che porta sulla scena “Roma in the world”. Questa artista poliedrica ed eclettica, che ha inciso come voce ufficiale del nostro inno di Mameli un cd da due milioni di copie, che si esibisce al Waldorf Astoria per il Columbus day o al Palazzo dell’Onu a New York, si pone sulle orme di coloro che hanno reso grande la canzone romana, rendendola personale attraverso una innovativa operazione “globalizza...

Malesia

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d i Antonio V. Gelormini I sorrisi della Malesia volano sulle onde di Polignano in Puglia. Prendono il posto dei gabbiani e accendono di una luce seducente i riflessi di un cielo per sempre dipinto di blu, dalle note e dai versi intramontabili del suo padrone di casa più famoso nel mondo. Non poteva esserci approdo più naturale, per le affascinanti mete turistiche malesiane, dell’entusiasmante forza propositiva di Mr. Volare che, prim’ancora di poter contare sui raffinati e confortevoli servizi della Malaysia Airlines , aveva aperto le sue braccia ai sogni più segreti e più desiderati di tanti italiani. Facendoli viaggiare, più in alto del sole, rapiti dal vento e felici di stare lassù. Il Paese del sorriso: così è meglio conosciuta la Malesia, fino a poco tempo fa semplice ed impropria cornice alla tigre salgariana di Mompracem ed alla sua affascinante perla di Labuan. L’incantevole isola che impreziosisce il paesaggio costiero del Sabah; incastonata, ancora nel secolo scorso, nella...

Recensione: Il Wilde di Vignolo

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'I classici' di A. di Biase Oscar Wilde, il critico artista Marco Vignolo Gargini Prospettiva editrice, 2007 227 p. La Natura non come grande madre dell’uomo, bensì come figlia, come sua creazione, questa l’essenza dell’estetica di Oscar Wilde nella lettura critica di Marco Vignolo Gargini , il quale in un volume completo ed accattivante, senza mai apparire ostico, ripercorre il pensiero del ‘critico artista’ irlandese. La fonte, neanche a dirlo, sono i brillanti articoli editi nel 1889-91 sulla “ Decadenza della menzogna ”, “ L’autentica funzione della critica ” e “ L’anima dell’uomo ”, quest’ultimo grande paradosso desideroso di congiungere socialismo ed individualismo. «E’ stato detto - scrive Wilde – che il fine conveniente della Critica è vedere l’oggetto come esso è realmente in sé, ma questo è un errore molto serio, e non tiene conto alcuno della più perfetta forma di critica, che è nella sua essenza puramente soggettiva, perché cerca di rivelare il proprio segreto e no...

L'Arte di De Candia

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di Augusto da San Buono 1.L’arte di De Candia Sono pochi, sono rari, i creativi. E lui, Edoardo De Candia, l’Anglo, Odoacre, il Vikingo, il Cavaliere della Notte, il Santo bevitore, il Matto di Lecce, lui lo era davvero. Una via di mezzo tra Ligabue, ( lo scemo del villaggio , grezzo, istintivo, infantile) e Van Gogh, uno che intingeva i pennelli nel proprio sangue, pittore per disperazione , emblema del dramma dell’artista che si sente escluso dalla società. E De Candia, come Van Gogh, come Ligabue , fu escluso dalla società e , come loro, morì pazzo senza che la sua arte sia stata riconosciuta in vita. Che arte? Pensate ai fauvisti, ai Derain e ai De Vlaminck, più che a Matisse, a quei colori mobili e avvampanti che man mano si fanno sete di libertà, spazi di passione , ma anche labirinti , silenzi, incantesimi, deserto infinito , lontananza senza più ritorno. Ne parlai molti anni fa con Maurizio Nocera , un testimone, un amico , uno che lo ha assistito negli ultimi giorni di vita , ...
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La recensione di Bruna Alasia MANUALE DI SCRITTURA CREATIVA di Roberto Cotroneo Castelvecchi editore, anno 2008, euro 18 Il talento non si può apprendere, ma chi ne possiede abbastanza, sorretto da sincera passione, può affinare la vocazione , migliorare la propria esperienza, spiando dal buco della serratura i processi mentali, le motivazioni, i timori, le scelte, l’esercizio tenace, i suggerimenti di uno scrittore che dal 1994 ad oggi ha pubblicato con i maggiori editori una serie ininterrotta di romanzi tradotti in molte lingue: Se una mattina d’estate un bambino , Presto con fuoco (premio selezione Campiello), Otranto , L’età perfetta , Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome , Chiedimi chi erano i Breatles , Questo amore . Stiamo parlando di Roberto Cotroneo , per più di un decennio direttore delle pagine culturali de “L’Espresso”, oggi editorialista de “ L’Unità ” e condirettore della scuola di giornalismo della Luiss di Roma. Cotroneo da molti anni tiene corsi di scr...

A proposito della bella principessa

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di A. di Biase Nell’ottimo opuscolo che l’anno passato il quotidiano l’Unità ha voluto dedicare alla figura di Gaetano Salvemini , si illustrava il pensiero molto nitido del grande pugliese in tema di religione. Salvemini non era religioso: non solo ci teneva a dirlo ma rimarcò sempre – nel corso della sua lunga esistenza - il timore di ritrovarsi in una qualche maniera ‘convertito’ in punto di morte, sulla spinta di debolezze vere, presunte o manipolate. Eppure Salvemini non fu ateo. Molto opportuna testimonianza a questo proposito è la lettera scritta all’amico Giovanni Modugno nel 1946, dove si legge: «Quel che m'interessa è la pratica morale, e non la fede dogmatica di ciascuno. Beninteso che se un uomo onesto ritiene di dover appoggiare la sua pratica morale su una fede religiosa, io non lo crederò per questo meno intelligente di me. Ognuno nel proprio spirito e a modo proprio giustifica le proprie azioni. La vecchierella, che pregando innanzi all’immagine della Madonna trov...

Recensione: "Le lettere di Carlo Cattaneo"

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'I classici' di A. di Biase Carlo Cattaneo Lettere 1821-1869 Peg. 426 - Oscar Classici Mondadori Il lettore che volesse attingere a questo volume, per un interesse al pensiero politico di Cattaneo , resterebbe con ogni probabilità deluso. La raccolta è sostanzialmente priva di una sua organicità, con il risultato che le parti più interessanti del testo sono gli aneddoti e gli episodi. Tra le epistole più significative possono essere citate quelle nelle quali si raccomanda – in tema di ferrovie che travalichino le Alpi – la via del Gottardo , poi effettivamente realizzata in contrapposizione all’idea di passare attraverso il Lucomagno ; altre interessanti lettere sono quelle nelle quali compare l’uomo Cattaneo , mai iscritto alle società segrete – proprio lui, figlio intellettuale di Romagnosi e uomo di Mazzini in Lombardia -, ma sempre pronto a vedere negli altri un ‘fratello’, nonché a sentire il problema dei poveri come un “problema del genere umano”. Dal punto di vista edit...
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I racconti di Versailles – 16 – di Bruna Alasia YOLANDE DE POLIGNAC LA SEDUTTRICE Racconto sedicesimo La fine del 1775 fu freddissima. La neve aveva coperto di un bianco folgorante Versailles e Parigi. Luigi e Maria Antonietta trascorrevano molto tempo davanti al camino, lui leggendo dossier, lei con la principessa di Lamballe a far piani per rendere interessante la vita. - Con un clima come questo da noi si andava in slitta – raccontava la regina all’ amica - In slitta? – sgranava gli occhi la Lamballe – cosa sarebbe? - Non la conoscete?! Deve essercene qualcuna anche in Francia… Vecchie slitte, usate dal padre di Luigi XVI, antiquate ma in buono stato, furono trovate nelle scuderie e allineate all’aperto. - Dobbiamo costruirne di più moderne! – esclamò sua maestà vedendole. In pochi giorni i principi del sangue e i signori della corte ne ebbero una ciascuno, finché un mattino, trainate da cavalli con pennacchi bianchi e tintinnanti sonagliere, le slitte furono lanciate nel parco tra...

MANUEL PUIG E RITA HAYWORTH

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di Augusto da San Buono Sono quasi vent’anni che se ne è andato Manuel Puig , scrittore argentino, figlio di una italiana di Busseto, il paese di Verdi. Maria Elena Delle Donne, si chiamava la madre e aveva la lirica nel sangue, e tutti sembrano averlo dimenticato. Manuel se ne è “ghiuto” che era ancora abbastanza giovane (53 anni), morto per una banalissima operazione di cistifellea, morto senza averne alcuna coscienza, anzi convintissimo che stesse per guarire, e con un sacco di progetti che gli rullavano per la testa, una testa e un cuore ancora pieni di desideri e di delirii. Ai medici e alle infermiere parlava delle sue attrici preferite, di Rita Hayworth, Ingrid Bergman , Greta Garbo , Carmen Miranda , di cui aveva scritto nei suoi romanzi. “Il tradimento di Rita Hayworth” è stato il suo primo libro, uscito in piena rivoluzione sessantottina, e ciononostante andato a ruba. Nelle pagine vi ritroviamo la Rita di “Sangue e arena”, la Rita che faceva "toro, toro" a Tyron Po...