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Visualizzazione dei post da aprile, 2008

"La pala di Brera" di Piero della Francesca

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di Augusto da San Buono Il dipinto conosciuto come “La pala di Brera”, o di Montefeltro, è una pittura a olio su tavola di 248 cm x 170 che arrivò a Milano nel 1811, al tempo delle grandi requisizioni napoleoniche . Fu realizzato da Piero Della Francesca quando aveva sessant’anni ed era quasi cieco , tant’è che non riuscì a terminarlo. Gli era stato commissionato , tra il 1472 e il 1474 , da Federico da Montefeltro, celebre capitano di ventura e sovrano tra i più ammirati del suo tempo . L’opera viene ritenuta da Roberto Longhi tra i dieci quadri più famosi nel mondo. Lo stesso celebre critico ritiene che abbia avuto un ruolo straordinariamente importante per la storia dell’arte italiana, perché sintetizza – secondo Wittgens – la civiltà spirituale del Quattrocento (la deificazione dell’uomo è il trionfo dell’umanesimo). Con questo quadro, - “senza dubbio la più originale e importante conversazione sacra di tutto il Quattrocento” - , inizia il futuro dell’arte, sia per l’eccellenza ...

L'altro '68

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Marco Iacona 1968 LE ORIGINI DELLA CONTESTAZIONE GLOBALE Presentazione di Gianfranco de Turris Edizioni Solfanelli, Chieti 2008 Il “vero” Sessantotto (autunno 1967 - primavera 1968) visto da destra . Con le sue luci e le sue ombre. Dopo quarant’anni si discute ancora di questa parentesi storica mai dimenticata che ha segnato per motivi diversi sia la sinistra sia la destra del nostro Paese (quest’ultima, a causa della “ contestazione globale ” soffre oggi di un senso di colpa in più). Un Sessantotto preceduto da eventi storici di enorme portata: la guerra nel Vietnam , la rivoluzione cubana , la rivoluzione culturale in Cina e poi ancora la decolonizzazione, il golpe militare in Grecia e la morte di Che Guevara in Bolivia. In questo libro vengono comparate due diverse letture del Sessantotto: quella del Sessantotto “di lungo periodo” che considera gli eventi principali verificatisi lungo l’intero arco degli anni Sessanta e l’altra che guarda ai problemi del mondo universitario itali...

"L'occultista" di Joseph Gangemi

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L’OCCULTISTA di Joseph Gangemi © 2005 RCS Libri S.p.A. Milano ISBN 88-17-00864-8 Pag. 321 € 17,00 “Ne sono rimasto ipnotizzato… Non sono riuscito a staccarmi da questo romanzo per giorni di fila”. Così afferma lo scrittore Matthew Pearl, e, dopo averlo letto, ne comprendo le ragioni. L’occultista è un romanzo ambientato negli anni venti, ma non per questo ha un linguaggio antiquato. Anzi, lo scrittore ci descrive la Philadelphia di quegli anni, ricreandone l’atmosfera; gli abiti, gli usi. Tutto con leggere pennellate. Accenna ad Arthur Conan Doyle e a Harry Houdini, come personaggi del tempo, inserendoli con tatto all’interno del contesto. Narrato in prima persona dal protagonista Martin Finch, studente universitario in psicologia, si narra della ricerca scientifica condotta dal “Scientific American”, una rivista che arriva a offrire 5000 dollari a chi produrrà “prove definitive di manifestazioni paranormali”. Finch si dimostra abile a smascherare finti medium e maghi, facendoli cadere...

La favola di Esopo

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Vòlt'era in su la favola d'Isopo lo mio pensier per la presente rissa, dov'el parlò de la rana e del topo; (Inferno XXIII; 4-6) Libero circuito culturale, da e per l'Insubria. Scrivici a insubriacritica@alice.it

Pierri e Alda Merini

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di Augusto da San Buono “In ognuno di noi / c’è un Cristo sconosciuto / da amare che si rivelerà”… prima o poi , magari con una gazza sulla spalla, con cui parlare , come faceva il vecchio Pierri negli ultimi mesi di vita . E quando il Cristo sconosciuto riapparirà ci sarà ancora un Giuda ad aspettarlo , “ libero dal tradimento”. Lo bacerà di nuovo, ma stavolta “nell’amicizia / del cuore … E anche Giuda avrà una mite gazza sulla spalla”. Nessuno metterà (crudelmente) la gazza nell’orcio come facevano i salentini al tempo della “Luna dei Borboni” di Bodini, grande poeta che ci si ostina a lasciare tra le carte e nella muffa dei conferenzieri universitari eruditi, invece di farlo circolare nelle scuole, spiegandone il furore e l’amara malinconia. In una sorta di alleanza ermetica-surreale e chiaroscurale con Bodini , ecco sorgere la parola di Michele Pierri, medico tarantino , che usa il bisturi come un crocifisso , o il crocifisso come il bisturi , sbagliando sempre le mosse e non rius...

Puglia: comincia l'era dell'idrogeno

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di Antonio V. Gelormini Si chiama “ idrometano ”, è una miscela composta dal 70% di metano e dal 30% di idrogeno. Potrà alimentare le auto già omologate a metano (700mila in Italia), debutta in anteprima mondiale in Puglia e rappresenta il primo passo concreto verso la filiera dell’idrogeno pulito, quello ottenuto da sole e vento. Finalmente qualcosa di cui andare orgogliosi. La frontiera dell’idrogeno, ottenuto da fonti rinnovabili, è in Italia. Nel suo tacco, in Puglia, che da oggi potrà ben considerarsi il “tallone di Rifkin ”: lo scienziato economista statunitense, profeta dell’idrogeno e della rivoluzione verde nella produzione di energia. Cinque milioni di euro investiti dal Ministero dell’Ambiente (3 mln.), in un accordo di programma firmato con la Regione Puglia (2 mln.), per la costruzione di una rete di distributori di idrometano. Si partirà dalle cinque province pugliesi, per viaggiare leggeri col carburante regalato dal sole e dal vento. Ma la sfida lanciata dal presidente...

Il trasformismo di Arturo Brachetti

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La recensione di Bruna Alasia L’UOMO DAI MILLE VOLTI Con Arturo Brachetti Regia di Serge Denoncourt Il nostro più grande attore-trasformista in tourneé mondiale Tappe italiane 2008: Napoli – Teatro Augusteo, 26-30 marzo Roma – Teatro Sistina, 2-13 aprile Bari – Teatroteam, 16-20 aprile Salerno – Teatro Verdi, 23-27 aprile Il trasformismo e l’illusionismo , defunti dai tempi di Fregoli , ritornano di gran moda in Italia e non solo, grazie alle spettacolari performances di un genio di questa particolarissima arte – caleidoscopio di sogno, gioco, luce, ritmo, musica, colore, poesia – Arturo Brachetti. “L’uomo dai mille volti” , ultima versione del suo “ One man show ” in replica dal 2000 e vincitore del prestigioso premio Molière, tocca vette assolute in un crescendo di godimento e stupore. La storia prende il là da un sentimento universale di nostalgia: il ritrovamento nel solaio, dove Arturo andava da bambino, di una scatola di giochi piena di tesori come un vascello naufragato, dalla ...