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Visualizzazione dei post da settembre, 2007

Per il ricordo di Gaetano Salvemini

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Nell’opuscolo che il quotidiano “ L’Unità ” – memore del cinquantesimo anniversario dalla morte - ha recentemente dedicato alla figura di Gaetano Salvemini , si ricorda volentieri quella che è passata alla storia come una non attitudine per la filosofia del grande pensatore pugliese. Bertrand Russell , di contro, sosteneva di non comprendere il pensiero di molti uomini di cultura italiani e dunque – diceva – Salvemini non deve essere colto perché invece il suo pensiero lo comprendo perfettamente. Ci troviamo di fronte, in realtà, ad un personaggio molto difficilmente inquadrabile in una precisa corrente filosofica. Storico e pensatore libero il nostro rifuggiva quotidianamente dalle idee astratte; condivideva il bisogno di verità che è negli uomini, ma non intendeva la ricerca filosofica come un metodo per conseguire la pienezza intellettuale. Per lui anzi la filosofia era la “ fabbrica del buio ” e più ancora sembrava rifuggire dalle idee di quelli che – ieri come oggi – invece di cer...
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Iniziative del SNGCI a Venezia ‘64 LA TERRAZZA DEI GIORNALISTI CINEMATOGRAFICI di Bruna Alasia Premio Bianchi al re dei press-agent: Enrico Lucherini Enrico Lucherini, re dei press-agents italiani in campo cinematografico, con la mostra di Venezia edizione 2007 condivide compleanno e professionalità condita di ironia e glamour. Al Lido critici e cronisti mormorano che gli addetti stampa dovrebbero imparare da lui quell’ affabilità senza distinzione di rango che ne ha decretato il successo. Il sindacato dei giornalisti cinematografici, SNGCI, guidato dall’appassionato presidente Laura Delli Colli, quest’anno gli ha assegnato il Premio Pietro Bianchi, riconoscimento prestigioso da sempre andato alle personalità più significative del nostro cinema. Nella sala grande Grande del palazzo del cinema Enrico lo riceve commosso e divertito dalle autorevoli mani del direttore della mostra Müller, col sorriso saggio che distingue chi ha vissuto, mentre una platea di cinefili batte le mani. Antonel...
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Teatro – Mario Fratti – servizio di Bruna Alasia MARIO FRATTI ovvero IL NOSTRO TEATRO E' IN AMERICA Mario Fratti quest’estate ha compiuto il suo ottantesimo compleanno, sfoggiato con invidiabile vitalità e buonumore. Festeggiato con un party nella capitale a casa dell’attrice-cantante Elena Bonelli ( che in settembre concluderà la tournée di “Roma” alla Carnegie Hall di New York) e a l’Aquila, sua città natia, le cui autorità gli hanno reso omaggio. Nei fatti scorrendo la biografia di questo ragazzo ottuagenario, di fronte alla mole delle sue opere teatrali, non si può non restare stupiti richiamando alla mente il celebre detto “nemo profeta in patria”! Mario Fratti, scrittore , commediografo , drammaturgo , autore di musical, si è laureato a Venezia a Ca’ Foscari. A soli ventidue anni ha vinto il premio RAI con “Il nastro”, suo primo dramma sulle confessioni sotto tortura di alcuni partigiani, mai radiotrasmesso perché giudicato sovversivo. Dopo un periodo di scarsa fortuna, nel...

"L'isola dei Talismani" di Rosa Aimoni

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Rosa Aimoni * L'ISOLA DEI TALISMANI Presentazione di Maria Pia Nervegna Tabula fati, Chieti 2007 Il romanzo di Rosa Aimoni, L’Isola dei Talismani, ha il merito di affrontare un argomento che richiede grande fermezza e determinazione, e sul quale è necessaria una forte autocritica nei confronti di tanti occidentali che intraprendono viaggi in paesi economicamente svantaggiati con il solo fine di trascorrervi un periodo di turismo sessuale. Il turismo sessuale ha origine in una assurda, inaccettabile e pregiudiziale concezione secondo la quale la donna — adulta, adolescente o bambina che sia — può essere utilizzata come oggetto di piacere e divertimento. Accade così che ci siano stranieri di diverse nazioni che comprano per alcuni giorni le ragazze, le utilizzano al solo scopo sessuale e, una volta soddisfatti, le restituiscono alla loro miseria. Ad essere coinvolte sono spesso anche minorenni, utilizzate e sfruttate nell’oltraggio di qualunque regola etica, con il sol fine del ...

Addio a Luciano Pavarotti

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di Augusto da San Buono Addio, Big Luciano, questo è un giorno triste, mancherai al mondo, parola di Mirella Freni. Addio, Big Luciano, eri un genio, eppure ti comportavi come una persona semplicissima, con schiettezza e un meraviglioso spirito infantile, parola di Jovannotti. Addio, Big Luciano, sei stato il più grande tenore di tutti i tempi. Più grande di Caruso. Sei stato un grande uomo, la tua è una grande perdita, a livello planetario, parola di Toni Renis. Addio, Big Luciano, eri un gigante, un cantante irripetibile. Una voce strepitosa come la tua , Dio la regala una volta ogni cento anni, parola di Riccardo Muti. C’erano tutti, ai tuoi funerali, Big Luciano, quell' 8 settembre così funesto per l’Italia: da “tutti a casa”, a “tutti a Modena”, presso il Duomo della tua città. C’erano politici, artisti e cantanti, - Prodi, Rutelli, Kofi Annan, Zeffirelli, la Fracci, Zucchero Bono e Morandi, tanto per farti qualche nome - ma non c’erano i rappresentanti della lirica, che non t...

"Io sono l'assassino" di Jess Walter

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IO SONO L’ASSASSINO di Jess Walter © 2004 Edizioni Piemme S.p.A. ISBN 88-384-8769-3 Pag. 347 € 5,90 Il romanzo di Walter viene definito un thriller, il titolo stesso porta a ritenere che si tratti di un libro di quel genere. Secondo il mio parere, invece, è un romanzo giallo usato come scusa per raccontare un’ interessante storia di vita. Clark Mason viene fermato una notte dalla polizia di Spokane, dice di voler confessare un omicidio. Alla centrale, i poliziotti pensano che si tratti di uno dei tanti matti che girano per le strade, ma Caroline, una detective, vede qualcosa in quel tipo strano, con una benda sull’occhio, quasi fosse un pirata d’altri tempi. Clark vuole confessare e lei lo fa accomodare in una stanzetta con dei block notes e una penna. A questo punto il lettore viene lasciato da solo con Clark, a leggere la sua storia che, riga per riga, si va scrivendo. Un omicidio accaduto oggi, trova le sue origini in un passato tormentato, dove i protagonisti sono lo stesso Clark e...

La morale e la religione

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Quel che m'interessa è la pratica morale, e non la fede dogmatica di ciascuno. Beninteso che se un uomo onesto ritiene di dover appoggiare la sua pratica morale su una fede religiosa, io non lo crederò per questo meno intelligente di me. Ognuno nel proprio spirito e a modo proprio giustifica le proprie azioni. La vecchierella, che pregando innanzi alla immagine della Madonna trova conforto al suo dolore e un raggio di speranza, è altrettanto rispettabile quanto il filosofo che pesta l'acqua nel mortaio delle sue astrazioni. (Da una lettera di Gaetano Salvemini a Giovanni Modugno - 1946) Libero circuito culturale da e per l'Insubria. Scrivici a insubriacritica@gmail.com

"Non dire niente" di Maria Barresi

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Maria Barresi Non dire niente Edizioni Solfanelli Maria Barresi, giornalista e redattrice di Sestante - settimanale televisivo di Rai International -, è al suo primo romanzo, ma con le precedenti pubblicazioni ha già vinto il Premio Unione Stampa Cattolica Italiana, nonché due edizioni del premio Ilaria Alpi per il giornalismo televisivo. Caratterizzato da una trama molto fitta ed articolata, “Non dire niente”, l’ultimo lavoro della giovane scrittrice calabrese si presenta come un libro dalla forte impronta autobiografica, tutto teso però a far luce – per quanto sia possibile farlo con un romanzo – sul problema della violenza sessuale ed in particolare su quello della violenza domestica che – non solo nella terra di Pitagora dove il testo trova ambientazione – è piaga molto difficile da guarire, per via dei molteplici condizionamenti e sensi di colpa dei quali proprio le vittime si sentono investite. Sullo sfondo di una storia d’amore fra un magistrato ed un’insegnante di periferia, s...

La mezzanotte

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Or discendiamo omai a maggior pieta; già ogne stella cade che saliva quand'io mi mossi, e 'l troppo star si vieta». (Inf. VII, 97-99) Libero circuito culturale, da e per l'Insubria. Scrivici a insubriacritica@alice.it

Gadda secondo Aldo Vallone

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di Augusto da San Buono Sono andato alla Clinica “Villa Pia”, a Roma, per “accertamenti” (era rimasta l’unica con posti ancora disponibili), con due libri, che avevo già letto secoli prima. Uno era “I 60 racconti” di Dino Buzzati di cui in particolare m’interessava “Sette piani”, da cui era stato tratto il (brutto) film “Il fischio al naso” . Lo volevo rileggere forse per ragioni scaramantiche. Come si sa il protagonista sembra non avere assolutamente nulla, si reca in quella lussuosa clinica “Sette piani” per una pura formalità, una sciocchezzuola, ma ci rimane per sempre, scendendo di piano in piano, fino alla camera mortuaria. L’altro era il “Pasticciaccio” di Carlo Emilio Gadda. In questo caso non sembravano sussistere particolari motivi ( ma, come si vedrà, le scelte non sono mai a caso, obbediscono a qualcosa di sottile e inconscio), al di là del fatto che si tratta di un capolavoro della letteratura italiana, che mi rievocava, peraltro, diverse cose: gli anni dell’adolescenza, ...