08 novembre 2006

"Walden" di Henry David Thoreau

H.D. Toreau
Walden, vita nel bosco
Donzelli editore
Noi vi avvisiamo. Se vi piace la retta via state lontani da Thoreau, è un demone! Vi porterà, oh sì che vi porterà in un posto dove non siete stati mai, ma non per la strada più breve e sicura.
Non ci si lasci ingannare da un nome tutto sommato sconosciuto in Europa, perchè se forse il personaggio vi dirà poco o niente, se vi sembrerà strano sentir parlare di lui come del Poeta, il maestro riconosciuto del cosiddetto "rinascimento americano", se non lo conoscete come l'ispiratore delle teorie di Gandhi e, oltre un secolo dopo la sua morte prematura a soli quarantacinque anni, dei movimenti ecologisti di tutto il mondo, allora senz'altro vi verranno in mente i versi che costituiscono il filo conduttore di una celeberrima pellicola di Hollywood, "L'attimo fuggente": "Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggezza ed in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire in punto di morte di non aver vissuto".
Tenetevi forte perchè a volte corre, altre si ferma, Thoreau vi annoierà terribilmente tra le pagine di un testo insidioso persino nel suo formato editoriale, che nasconde in sole duecentocinquanta pagine uno scritto molto più lungo e 'ciondolante' di quanto sembri. E' lento, ma poi accelera vorticosamente e viene fuori una poesia senza precedenti che ti scuote, ti urta, ti sballotta qua e là. Potrebbe sembrarvi sconnesso, animalesco nel suo vagare. Vi parlerà della sua terra dei laghi, del lago di Walden presso Concord (USA), dove visse due anni a coltivar fagioli nei boschi, a scandagliare il lago, a immergersi tutte le mattine nelle sue acque azzurre, a pescare, a leggere i 'classici', in una serie infinita di gesti 'inutili' e dimenticati. Ma anche qui, lasciate stare il clima apparentemente fresco e paradisiaco, se non gelido; non vi lasciate sedurre, dove vi porta Thoreau fa caldo. Vi parlerà di selvaggi nudi, esposti al vento e alle intemperie, ma sudati. Noi in quello stesso posto batteremmo i denti, ma loro no, sudano per il fuoco che li arde dal di dentro. Vi parlerà della tribù dei Pari, dove esiste una sola parola per indicare il passato, il presente ed il futuro. "Il tempo non è che un torrente in cui vado a pesca".
Gran parte dei lussi e molte delle cosiddette necessità della vita - ci spiega Thoreau - non soltanto sono tutt'altro che indispensabili, ma sono autentici ostacoli per l'elevazione dell'umanità. "Per quanto riguarda i lussi e le comodità, i più saggi hanno sempre condotto una vita più semplice e grama dei poveri. Non è mai esistita una classe più povera nelle ricchezze esteriori, e più ricca in quelle interiori, degli antichi filosofi cinesi, indù, persiani e greci". "Leggevo poco, ma i pochi ritagli di carta che stavano a terra, che mi facevano da fagotto e tovaglia, mi intrattennero molto, e infatti risposero allo scopo dell'Iliade". E ancora: "Vale la pena di spendere giornate giovanili ed ore costose, per imparare anche solo poche parole di una lingua antica". Gli antichi non scrivevano semplicemente nel greco e nel latino che conoscevano, ma nella lingua esclusiva della letteratura. "Ci vantiamo di appartenere al diciannovesimo secolo, e di avanzare più rapidi di ogni nazione. Ma considerate quanto poco faccia questo villaggio per la sua cultura".
E poi pagine e pagine di autentico 'nulla', descrizioni di paesaggi incantati, laghi, valli, boschi, verghe d'oro, ghiaccio, disgelo, costruzioni di case, misure, costi di acquisto, descrizioni di esche per la pesca. Luoghi insoliti, barche, alberi in mezzo al lago. Bhagavad Gita. Combattimenti tra formiche degni, per i particolari, dei ricordi di Cesare in Gallia. Un demone signori, un demone! "Avevo tre sedie in casa mia; una per la solitudine, due per l'amicizia, tre per la compagnia". E che compagnia! Solo boscaioli, pescatori e poeti erano capaci o comunque trovavano utile e dilettevole andarlo a trovare, per poi magari consumare assieme un misero pasto, o digiunare in compagnia in luoghi metafisici.
"La domenica pomeriggio, se mi trovavo in casa, sentivo la neve calpestata dai passi di un contadino dalla testa lunga, venuto in cerca della mia casa da lontano fra i boschi, per una 'botta' di compagnia. Indossava un grembiule invece di una toga da professore, ed era altrettanto pronto ad estrarre la morale dalla chiesa o dallo stato che a sollevare un carico di letame dal suo fienile".
Se uno - ci ricorda in fine - avanza fiducioso nella direzione dei suoi sogni, e si sforza di vivere la vita che ha immaginato, incontrerà un successo inatteso nei momenti comuni. Si porrà qualcosa alle spalle, supererà un confine invisibile; leggi nuove, universali e più liberali cominceranno ad affermarsi intorno e dentro di lui.Leggetelo fino in fondo il vostro Thoreau e se, all'ultimo rigo, stanchi e storditi, con le gambe indolenzite e la lana stretta fra le mani, vi sembrerà di sentire le urla disperate di Polifemo, beh ricordate anche questo, non è il momento di mollare. Stringete i denti, state per arrivare in un mondo nuovo! (A. di Biase)
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