13 luglio 2006

"Il linguaggio dei fiori, in prosa e in versi" di Sheila Pickles

Il linguaggio dei fiori di Lagi

Così dolce l’amore sembrava quel mattino d’aprile,
Al nostro primo bacio presso il rovo,
Così strano e dolce: non fu strano pensare
Che l’amore non dovesse mai cambiare.
Ma posso dir – la verità sia detta –
Che amore cambierà nell’invecchiare,
Benché di giorno in giorno non si noti,
Sì delicati sono quei suoi moti.
(Così dolce l’amore sembrava, Robert Bridges, 1844-1930)

Nei prati fanno capolino primule e margheritine, colore ed eleganza di quei pochi angoli di verde che si incontrano girovagando per le città. Anche le bancarelle al mercato sono rallegrate da boccioli di fiori dai mille colori e dall’intenso profumo. Ti viene una gran voglia di portarne a casa due o tre bei mazzi variopinti, per rallegrare un soggiorno un po’ spento, e per dimenticare il grigiore dell’inverno appena passato.
Eppure scegliere un fiore, soprattutto quando lo dobbiamo regalare, non è davvero facile. Perché ogni fiore ha un significato, e una sua storia. Fin dall’antichità, infatti, ai fiori è stato dato un significato simbolico: i romani rendevano onore ai loro eroi con corone d’alloro, la mitologia greca ci narra come furono creati molti fiori. Persino Shakespeare nell’Amleto fa dire ad Ofelia il significato delle erbe e dei fiori che tiene tra le braccia.
Ma non solo la scelta del fiore è importantissima, ancora di più il modo di presentarlo: Sheila Pickles nel suo libro “Il linguaggio dei fiori, in prosa e in versi”, ci racconta che, se i fiori erano capovolti, si intendeva dar loro il significato opposto, e così i tulipani offerti con gli steli rivolti verso l’alto indicavano la “manifesta ripulsa di un amante”. Se il nastro era annodato a sinistra, il significato del fiore era riferito a colui che lo donava, se era annodato a destra, a chi lo riceveva. E la donna poteva sempre rispondere portando il fiore in modi diversi: posto sul cuore voleva dire amore, ma messo tra i capelli indicava prudenza.
Insomma, grazie ai fiori, possiamo comunicare i nostri sentimenti senza ricorrere alla parola scritta, e in questo libro possiamo trovare il significato e la storia di circa 40 fiori: dall’Amarillide, che significa Orgoglio, al Fiordaliso che significa Sensibilità, o alla Ninfea, che sta per Purezza di Cuore, fino alla Violetta, simbolo della Modestia.
Già…le violette: quante se ne vedono in questi giorni! Esistono molte storie riguardo al nome della Violetta: in Grecia era considerata il fiore di Zeus, il re degli dei. La leggenda narra che Zeus era innamorato di una bellissima fanciulla di nome Io e per proteggerla dalla gelosia di sua moglie Era la trasformò in una bella giovenca. Poi, per nutrirla di cibo squisito, ordinò alla Terra di generare in suo onore un fiore leggiadro, che chiamò Ion, la parola greca per Viola.
Al Girasole, invece, si associa il significato di Alterigia: era venerato come simbolo del sole dagli inca del Perù e poi dagli indiani d’America. Secondo la mitologia, Clizia, una ninfa acquatica morta di crepacuore per il tradimento del dio del sole Apollo, fu trasformata in Girasole.
La Margherita è il fiore dei bambini, che amano raccoglierla per farne mazzolini e ghirlande. Se una bimba raccoglie un mazzo di margherite con gli occhi chiusi, il numero dei fiori del mazzetto corrisponderà al numero di anni che dovrà attendere per sposarsi. E come dimenticare i battiti di cuore, mentre si staccano i petali nella trepidante attesa della risposta al “M’ama non m’ama?”.
Sulle rose si potrebbe parlare per giorni e giorni: molte leggende raccontano come le rose divennero rosse. Secondo i romani, Venere arrossì quando Giove la sorprese a bagnarsi e per riflesso la rosa bianca si mutò in rossa. I primi cristiani invece fecero delle rose rosse il simbolo del sangue dei martiri e le rose bianche sono da sempre associate all’innocenza e alla purezza. Si dice che la Madonna ponesse il suo velo ad asciugare su un cespuglio di rose rosse e da allora generò casti fiori bianchi. Ma attenzione a regalare una rosa gialla, perché vuol dire declino dell’amore e infedeltà!
In questo manuale sui fiori, troverete davvero tante storie curiose e leggende legate al passato. Quanto a me, io ho sempre amato le margherite. Le ho sempre associate alla semplicità, e alla bellezza nella semplicità. Ma da oggi in avanti starò davvero più attenta quando dovrò scegliere quale fiore regalare…non si sa mai ! ;-)

Sceglierei d’essere una margherita,
Se potessi essere un fiore:
Chiuderei dolcemente i petali
Nell’ora quieta del tramonto:
E al mattino svegliarmi,
Quando cade la rugiada mattiniera,
Per accogliere il sole splendente nel Cielo.
E dal Cielo anche le lucide lacrime.
(
Anonimo)

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