09 gennaio 2021

Da appunti brevi su Cremona 1 di Gian Carlo Storti

 Da appunti brevi su Cremona 1 di Gian Carlo Storti


Percorso 3 La città Rinascimentale

Il complesso abbaziale di San Sigismondo costituisce, dopo il Duomo, l’edificio religioso più importante della città. Già convento dei Vallombrosani passò ai Gerolomini a partire dal 1463, per volontà di Bianca Maria Visconti che lo fece erigere per commemorare il luogo dove erano avvenute le sue nozze con Francesco Sforza. Ad un sobrio esterno corrisponde all’interno una delle più armoniose decorazioni del Rinascimento lombardo che vide gli interventi di C. Boccaccino, dei tre fratelli Campi e di Bernardino Campi, mentre una porta intagliata (1536) immette nell’elegante chiostro. Altro gioiello del Rinascimento cremonese è la chiesa di Santa Margherita, voluta dal vescovo umanista M. G. Vida che affidò il progetto a Giulio Campi, autore, con il fratello Antonio, dell’unitaria decorazione interna, mentre nella chiesa di San Pietro al Po, riedificata nel 1573, già importante monastero, come segnalano i due chiostri rinascimentali, si conserva nei transetti un intervento ad affresco di Antonio Campi (1579) che si accompagna alla restante decorazione di esuberante gusto tardo-manierista. Più complesse sono, le vicende della chiesa di Sant’Abbondio, già monastero benedettino, ristrutturata dagli Umiliati nel XV secolo per passare nel 1579 ai Teatini; oltre allo splendido chiostro bramantesco, degne di segnalazione sono le decorazioni ad affresco di G. B. Trotti e O. Sammachini del sec. XVI, e l’annesso Santuario Lauretano, copia della Santa Casa di Loreto del 1624. Ad un altro capo della città sorge invece la chiesa di San Luca, con facciata in cotto del 1471 ed annesso Tempietto del Cristo Risorto, opera di B. de Lera del 1503, eretto come atto di ringraziamento per una scampata pestilenza. Cremona conserva anche molti palazzi nobiliari del rinascimento come, su corso Garibaldi a poca distanza dalla chiesa di San Luca, palazzo Raimondi, dell’umanista Eliseo Raimondi (1496), interamente rivestito di marmi bianchi e rosa, che ospita, oltre ad istituti scolastici come la Scuola di Liuteria e la facoltà di Musicologia, la Fondazione "W. Stauffer" attiva in campo musicale. Nell’imponente palazzo Affaitati, sito in via U. Dati ed edificato per l’omonima famiglia di banchieri tra il 1561 ed il 1570 da F. e G. Dattaro, hanno invece sede le due più importanti istituzioni culturali della città: il Museo Civico "Ala Ponzone", composto da varie sezioni fra cui spiccano la ricca Pinacoteca, il Museo Stradivariano, e la Biblioteca Statale con la Libreria Civica.

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