DOPO di
Koethi Zan
© 2013 Longanesi ISBN 978-88-304-3432-5
Pag. 364 € 14,90
Ho acquistato questo thriller per
la frase riportata in copertina: “Siamo state rinchiuse insieme. Ci siamo
aiutate. Ci siamo odiate. Abbiamo lottato per sopravvivere. Ma sopravvivere non
è abbastanza”.
Il libro ha come punto d’inizio
una storia vissuta di prigionia di 4 ragazze, di cui una deceduta; a distanza
di dieci anni dall’accaduto. Tutto viene rimesso in gioco quando si viene a
conoscenza che il rapitore, Jack Derber, sta per essere rilasciato.
Sarah, la protagonista del
romanzo, soffre di agorafobia in seguito al rapimento e alle torture che Derber
le ha inferto per oltre mille giorni.
La notizia la scuote e tutto
torna a galla: lei e la sua amica Jennifer, così prudenti, tanto da avere
stilato una lista delle cose pericolose da non fare; vengono rapite e tenute
segregate nella cantina del professor Derber. Jennifer viene uccisa, dopo
essere stata tenuta chiusa per molto tempo in una cassa di legno.
Sarah si trova a condividere la
prigionia con altre due ragazze, fino alla sua fuga e alla liberazione.
Dopo dieci anni tutto le si
ripresenta ferocemente alla mente e comincia a comprendere che potrà chiudere
veramente il caso solo quando avrà trovato il cadavere della sua amica.
Ricontatta le altre due ragazze,
loro malgrado compagne di sventura. La più malridotta è lei, Sarah, ma anche le
altre due portano dentro i segni indelebili della violenza.
Cominciano a indagare per conto
loro, contattando tutte le persone che avevano avuto a che fare col professore:
se trovano il cadavere di Jennifer, non sarà più solo condannato per rapimento,
ma per omicidio e verrà così assicurato alla giustizia.
Verso la fine del libro una
sorpresa che mi lascia davvero stupita: una lettera dell’editore che ha
pubblicato il libro. Avverte che si è a un passo dalla verità, se già si ha
compreso, non si esiti e si proceda per confrontare le proprie teorie. Se,
invece, ancora non si è compreso, si abbia il coraggio di andare avanti per
scoprire cosa succede “dopo”. E, come ultimo avvertimento: in ogni caso,
aprendo le ultime pagine accetti implicitamente un impegno: non rivelare mai a
nessuno il finale!
Le ultime pagine sono chiuse e
vanno strappate per liberarle le une dalle altre e venire a conoscenza della
verità. Ho avuto così modo di vedere naufragare la mia ipotesi!
Una trovata davvero geniale!
Ovviamente mantengo la mia
promessa e non svelerò il finale!
Consiglio il libro, il suo
impianto narrativo e il metodo di scrittura asciutto e adeguato alle situazioni
raccontate.
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