PISCOMONDO: UN “VIAGGIO ATTRAVERSO” LA “PSICOSFERA” a cura di Vincenzo Capodiferro




PISCOMONDO: UN “VIAGGIO ATTRAVERSO” LA “PSICOSFERA”

Una serie di racconti intensi e suggestivi ispirati all’omonimo romanzo (“Psicosfera” di C. Menzinger e M. Acciai Baggiani)


Sabato 25 maggio alle 17.30 è stata presentata al Torrino, Lungarno di Santa Rosa, a Firenze, in un bel giardino che s’affaccia sull’Arno, l’antologia “Psicomondo”, edita da Tabula Fati nell’aprile del 2024, curatori Carlo Menzinger e Massimo Acciai Baggiani. La stessa antologia rivedrà un approfondimento, con la presenza degli autori, presso la Biblioteca Buonarroti, a Villa Pozzolini, sempre a Firenze, venerdì 7 giugno, alle ore 17.00. «Psicomondo: un viaggio attraverso mondi inesplorati e dimensioni parallele che parte dal romanzo breve di Massimo Donda e si snoda, attraverso i racconti degli atri autori, in numerose visioni, che mescolano scienza, mito e fantasia. Ogni racconto invita a riflettere sulle infinite possibilità dell’esistenza, intrecciando avventure cosmiche con profonde introspezioni umane». Questo esperimento letterario, voluto dai curatori, voleva essere una riflessione ed un approfondimento sul romanzo, scritto da essi stessi, dal titolo “Psicosfera”, edito sempre da Tabula Fati, nel 2022. Quel romanzo partiva proprio da uno strano fatto: un’enigmatica scomparsa di due cosmonauti russi e di un astronauta cinese su Marte e conduceva alla scoperta di una nuova dimensione, in cui la mente può ricreare la realtà e la vita può assumere nuove forme. Tutta l’evoluzione creatrice è governata da un’energia misteriosa. L’antologia contiene 37 racconti, 1 romanzo breve, scritti da 34 autori, con 45 illustrazioni, realizzate da Enrico Guerrini, che ha curato la grafica e la copertina. Questa dimensione prodigiosa che gli autori denominano Psicosfera, ci fa rievocare naturalmente la Noosfera di Vernadskij. Vernadskij fu influenzato dal noto Mendeleev, il quale, nella sua biografia, racconta un fatto curioso: venendo in Italia, nel 1859, appena dopo la seconda guerra d’indipendenza, alla vigilia dell’Unità, insieme a Borodin e a Zinin, furono fermati a Milano dalla polizia austriaca, che cercava un oppositore politico. Furono perquisiti e Borodin fu portato in caserma per un interrogatorio. Alla fine riuscirono a sbrigarsela ed a entrare nel regno di Sardegna. Una volta varcato l’allora confine collo storico impero Austro-ungarico, furono acclamati dal popolo, perché quel rivoluzionario era seduto nella loro carrozza e gli austriaci non se n’erano accorti. Innanzitutto partiamo da un presupposto: l’idea dell’universo inteso come un’ipersfera illimitata è antichissima ed è ripresa dagli scienziati fino al Novecento, sebbene in una maniera più “scientifica”: basti citare Einstein. All’interno di questa ipersfera vi sono vari cerchi concentrici. Già Dante ci illustrava il mondo come un susseguirsi di circoli. L’universo è come la sezione di un tronco. Se viene tagliato un tronco ci accorgiamo dei vari strati, che ci raccontano la storia di quell’albero. Così è del mondo. Perciò il romanzo “Psicosfera” mi ha affascinato tanto! Ecco Psicosfera è come questo rivoluzionario sconosciuto, che ci sta seduto accanto, come l’era accanto ai nostri scienziati russi: una realtà forse incognita, ma più reale di quanto si pensa. Le viscere misteriose della Terra rimandano ad altri mondi che gli antichi conoscevano e noi abbiamo dimenticato. L’Anima Mundi esprimeva questa realtà assoluta. La profondità della terra nasconde segreti insondati e possibilità di vita anche nel suo nucleo rovente. Possiamo risalire a questo mondo ancestrale solo attraverso un contatto telepatico, noi diremmo: ‘mistico’. E poi, prima del nucleo rovente, ci sono “interminati spazi”, “sovrumani silenzi”. Gli antichi parlavano di Giganti: dove sono finiti? Platone stesso nel noto mito della caverna fa allusione a misteriose popolazioni ctonie. Le antiche religioni, oltre a foreste, spesso prendevano a luoghi di culto le grotte: ci basti citare il mitraismo. Poi il cristianesimo riprende in alcuni aspetti: si pensi, a proposito, al culto ‘michaelico’. Le grotte sono il luogo privilegiato, ove appaiono questi esseri soprannaturali. Jung parlava di archetipi, come Platone, sedimentati in una specie di inconscio collettivo, in una sfera onirica iperuranica. Psicosfera è un ‘viaggio attraverso’ questa mitica realtà. Menzinger è un sognatore. Ed anche in economia oggi più che mai serve quella “fantasia al potere”, la quale animò i rivoluzionari del Sessantotto. La fantasia ci apre le porte al mondo di Psicosfera. Schelling formulò la teoria del quadro in un quadro. Il quadro è una finestra verso il mondo della fantasia: «Ogni magnifico dipinto nasce quasi per la soppressione della muraglia invisibile che divide il mondo reale dall’ideale, ed è solo, per così dire, la finestra attraverso la quale appaiono completamente quelle forme e regioni del mondo ella fantasia, che traspare solo imperfettamente attraverso quello reale». Noi diremmo che spiegherebbe il mondo proprio questa teoria, non con un solo riquadro, ma attraverso infiniti riquadri, infiniti veli di Maya, che segnano i confini tra un mondo e un altro, tra una sfera e un’altra più grande, o più piccola, proprio come avverrebbe se mettessimo di fronte due specchi: si riproduce infinite volte la realtà, che si perde in un vago puntino. Piccolo e grande sono concetti relativi, soprattutto se ci riferiamo ad un’ipersfera. Una sfera con raggio infinito coincide con il piano infinito. Una circonferenza con raggio infinito coincide con la retta. In ogni retta, o piano infinto, ogni punto è il centro. Fe frantumiamo uno specchio, ogni frammento riproduce la stessa realtà. Leibniz ce ne dà un altro esempio: «Ogni porzione di materia può essere considerata come un giardino pieno di piante, o come uno stagno pieno di pesci. Ma ogni ramo di pianta, ogni membro di animale, ogni goccia dei suoi umori è ancora un tale giardino e un tale stagno». Oggi il mondo più che mai ha bisogno di sognatori, di artisti, di letterati, oltre, e non solo che di scienziati, ingegneri, medici ed architetti.

Carlo Menzinger di Preussenthal è nato a Roma nel 1964, laureato in economia. Dal 1991 si traferisce per la prima volta a Firenze. Da allora è in giro per l’Italia, impegnato in economia. In letteratura fin da giovanissimo si è dedicato al mondo della fantascienza. Nel 2001 pubblica il suo primo romanzo ucronico: “Colombo divergente”, segue “Giovanna e l’angelo” nel 2007. Riunisce intorno a sé un circolo di intellettuali ucronici, di cui è testimonianza la raccolta “Ucronie per il Terzo Millennio”. Altre opere principali: “Ansia assassina” (2007), “Parole nel web” (2007); “Settimo plenilunio” (2010); e poi “Jacopo Flammer e il Popolo delle Amigdale”, “Se sarà maschio lo chiameremo Aida”, “Cybernetic love”, “Lei si sveglierà”, “La bambina dei sogni”. Scrittore ubertoso, nonché coordinatore del premio letterario “La Città del Ponte”. Citiamo solamente tra le ultime saghe: nel 2017 “Via da Sparta”, “Il sogno del ragno”, “Il regno del ragno”, “La figlia del ragno”. “Apocalissi fiorentine” (2019), “Psicosfera” nel 2022, insieme a Massimo Acciai Baggiani.

Massimo Acciai Baggiani è nato a Firenze nel 1975. Laureatosi in Lettere presso l’Università degli Studi di Firenze nel 2001, presto si è dedicato alla narrativa fantascientifica e fantastica. Nel 2003 fonda la rivista letteraria “I segreti di Pulcinella”. È redattore della rivista “L’area di Broca”. Scrittore fecondissimo; citiamo solo tra le sue pubblicazioni più recenti: “Su un vecchio dondolo” (2016); “Antologia di un quarto d secolo (2016); “La comunicazione nella fantascienza” (2016); “Ghimile ghimilama” (2016), “La compagni dei viaggiatori nel tempo” (2017); “I sole nella valigia” (2017); “Il sognatore divergente” (2018); “Krob” (2018); “Il narratore di Rifredi” (2018) autobiografico; “Trilogia delle radici” (2020); “Letture per la quarantena” (2020); “Psicosfera” (2022), insieme a Carlo Menzinger.


Vincenzo Capodiferro

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