CROMOSLANG
Mostra
di Fulvio Colangelo
a
cura di Marco Salvario
Ki-Gallery
– Via Mazzini 39, Torino
10
settembre – 10 ottobre 2019
La
sera del 10 settembre, nell’atelier Ki-Gallery dell’artista
Fulvio Colangelo, romantica e bohemien location sita in un cortile
nella zona più frizzante della cultura e creatività artistica
torinese, si è inaugurata la mostra di pittura CromoSlang,
impreziosita dai testi e dalle letture poetiche di Ivan Fassio.
La
mostra ha un sottotitolo molto convincente, L’altro linguaggio,
e veramente il progetto ci porta alla ricerca di un nuovo codice che
ritorna alla base stessa della comunicazione umana, le lettere e i
numeri.
Questi
simboli hanno come sfondo infinite varietà di blu, dai tenui celesti
macchiati di bianco che ricordano cieli nuvolosi nel vento, a densi e
tempestosi colori notte o viola, a suggerire o toni sussurrati e
sereni oppure grida violente e rabbiose. Su tali sfondi s’inserisce
il soggetto, l’elemento lettera o cifra, nella sua crominanza
sempre curata ed efficace, carico dei significati che l’autore ha
provato nel momento della realizzazione o ha voluto associare. Una
potenza espressiva primitiva, che non attinge la sua forza dal
passato quanto alla nuova cultura del ghetto, dell’emarginazione,
delle bande metropolitane. Cromoslang, allora.
Ecco!
La R si muove veloce su un fondo scuro, forse è un missile o un
fuoco d’artificio che si avvia a scatenare i suoi colori; la T è
la torre di Babele nel momento in cui inizia a crollare, la O porta
pace e quiete con la sua ombra profonda, che fa pensare al tramonto
su un atollo nell’oceano; la K è un’entusiasmante esplosione di
luce; la J suggerisce un torbido scivolare verso il basso; la …
No,
basta! A chi ha avuto o avrà il piacere di visitare la mostra e
ammirare le trentacinque - mi fido ma io non le ho contate - opere
esposte in una densa concentrazione, il compito di riflettere sui
messaggi espressi e di associare a essi quelli delle proprie
esperienze e dei propri ricordi.
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