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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011

Teatro Petruzzelli, scintilla di rinascimento

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TEATRO PETRUZZELLI, SCINTILLA DI RINASCIMENTO di Antonio V. Gelormini Alzare gli occhi al cielo e girare su stessi per farsi avvolgere dal vortice di ricordi, di immagini, di luci, di personaggi e di marcate emozioni. E’ il primo e spontaneo movimento che prende il sopravvento, per chiunque varchi la soglia della platea, prima di appoggiarsi alle poltrone del Nuovo Teatro Petruzzelli. Ti accorgi subito che il tempo non si è fermato. Che il vecchio Politeama resterà fissato nella memoria di ognuno, nelle inquadrature di Enzo Lattanzio, negli impareggiabili cartelloni del Teatrodanza , e nelle drammatiche sequenze di una notte sciagurata, avvolta dai bagliori infausti di una tragedia irripetibile. Il luogo è lo stesso, ma l’atmosfera è più moderna. Perché il teatro non è un museo, dove il passato può essere “visitato” e “ricostruito”. Al contrario, il teatro è azione, che si rinnova incessantemente su quell’altare laico rappresentato dal suo palcoscenico e attraverso quella ri...

Petruzzelli, crepuscolo dai riflessi albeggianti

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PETRUZZELLI, CREPUSCOLO DAI RIFLESSI ALBEGGIANTI di Antonio V. Gelormini   E’ fatta! Il cerchio è chiuso. Il Ring è stato completato. Cosa non facile in soli tre anni e mezzo. Bari e il suo Nuovo Teatro Petruzzelli ascendono nell’Olimpo dei palcoscenici operistici internazionali. La sfida è stata vinta, a pochi giorni dal ventennale del rogo maledetto e di quell’altro drammatico e indimenticabile “Walhalla”, dal coraggio e dalla pervicacia di alcuni uomini che, già allora, si dissero: “Indignati, ma non rassegnati”. Col Crepuscoli degli Dei (Götterdämmerung) il “viaggio” nell’immensità compositiva di Richard Wagner giunge a una meta storica. “Restituendo alla città e al suo Teatro”, come ha detto Giandomenico Vaccari, artefice e nocchiero dell’impresa insieme al Maestro Stefan Anton Reck, “il pensiero drammaturgico e musicale di quest’opera antologica e del suo straordinario autore”. Un viaggio che ha toccato la sponda del Teatro Piccinni col Prologo dell’ Oro del...

Carlin, Peppe e Oscar: "Terra, storia, rispetto"

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CARLIN, PEPPE E OSCAR: “TERRA. STORIA. RISPETTO” La fatica dell’ottimismo di Antonio V. Gelormini Essere ottimisti, oggi, è sintomo di sfuggente responsabilità. Anzi, secondo l’espressione colorita scelta da Oscar Farinetti, patron di Eataly e ospite insieme a Carlin Petrini – Slow Food di Peppe Zullo a Orsara di Puglia, per il sedicesimo “Appuntamento con la Daunia”: “Dirsi ottimisti, oggi, è essere stupidi”. Tante sono le testimonianze sconfortanti, continuamente avvolte dalla quotidiana disperazione. Dall’incontenibilità dei disastri ambientali sul pianeta, alla cappa incombente della catastrofe finanziaria; dalla deludente e latitante iniziativa governativa, alla devastante relativizzazione etica e morale della società. Ma poi, “travolto dall’entusiasmo creativo di Peppe Zullo”, che ha acceso col suo sorriso contagioso alcune serate Eataly a Torino, “arrivo qui, in questo angolo dell’Antica Daunia (Daunia Vetus ndr) ”, dice ammirato Oscar Farinetti, che s...

'Ndenna - quinta e ultima parte

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'NDENNA quinta e ultima parte di Vincenzo Capodiferro 6. La seconda tesi che intendiamo sostenere è quella che ci permette di creare un collegamento tra i riti arborei del Lagonegrese allargato e l’antica terra dell’Inferno. Sopra nella testimonianza della cara amica Armenti sono riportati i luoghi ove si celebrano ancora riti arborei, anche se in maniere diverse, col cerro anziché col faggio, colla pece o con l’olio per non far salire i predatori di premi, questo ha poca importanza. Non sappiamo se vi siano altri luoghi ove nell’antichità si celebravano tali riti. Questi posti erano collegati all’antica terra dell’Inferno. Citiamone per opportunità solo una, Pietrapertosa, che oggi è nota per il “volo dell’angelo”, nell’antichità oltreché per le sue maestose rocce che assumono forme fantastiche. La terra dell’Inferno divenne poi, dopo il trionfo del cristianesimo, la terra del diavolo. Ed eccolo apparire colle corna in una di quelle naturali statue! E divenne stranamente il rifu...

Alfred Brendel a Bari

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ALFRED BRENDEL A BARI IL SENSO TEATRALE DELLA MUSICA di Antonio V. Gelormini A ben guardarlo si direbbe un personaggio pirandelliano. Di quelli in cerca d’autore tra le righe di un pentagramma, nei versi suggestivi di sue poesie, o dietro il velo razionale di originali riflessioni musicali. Ma poi Alfred Brendel allunga le mani verso il pianoforte e la maschera viene via. Le dita non si contano più nell’andirivieni, armonicamente intenso, lungo quella sconfinata prateria combinatoria di tasti bianchi e neri. E il timbro di un suono, dai colori tonali vivaci, disvela come e perché questo ottantenne austriaco di nascita, ma autentico cittadino del mondo, sia stato il primo pianista a registrare tutti i lavori pianistici di Beethoven. Nonché l’artista-protagonista di un imponente patrimonio discografico, le cui interpretazioni sono pagine antologiche di rara bellezza e di estrema eleganza esecutiva.   Bari e l’Università degli Studi “Aldo Moro” hanno d...

'Ndenna - quarta parte

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'NDENNA quarta parte di Vincenzo Capodiferro 4. Il rito della ‘Ndenna fa parte di un contesto culturale molto più ampio, che in Lucania, forse più che altrove ha avuto modo di mantenersi, grazia al carattere ritroso di questa regione, da sempre ambita nello studio delle tradizioni antropologiche. Ricordiamo solo come questa Arcadia del sud fosse stata oggetto di molteplici studi, basti fare il nome insigne del De Martino. Onde allora non dilungarci arriviamo al dunque di questo breve articolo che vuole racchiudere le ragioni di un mito. A nostro avviso infatti esso deriva direttamente dalle usanze delle popolazioni che anticamente abitavano questa remota parte della Lucania. Il nome Lucania ha varie interpretazioni: terra dei boschi, terra dei lupi, terra della luce. In questa il Lagonegrese era abitato dai misteriosi popoli Sirini, dei quali ancor oggi si sa poco o nulla. I riferimenti geostorici sono certamente il monte Sirino, o monte di Siris, o Sin, il dio lunare, il mo...

Expo 2015 - Milano

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A PALAZZO CUSANI   DI   MILANO,   LA   SOCIETA’ “EXPO2015 “   INCONTRA   IL CORPO CONSOLARE   E   LE 192   COMUNITA’ DI   MILANESI   INTERNAZIONALI Il Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà assicura che la deroga al Patto di Stabilità è stata fatta al fine di rispettare la missione in modo tale che i cittadini milanesi non abbiano ad avere un danno   Il 6 ottobre scorso, nella stupenda sala Radetzky dell’importante e splendido Palazzo Cusani della famosa zona Brera di Milano , la Società Expo2015 ha incontrato l’intero Corpo Consolare (il più numeroso al mondo, dopo quello di New York) e tutte le Istituzioni impegnate nella realizzazione del progetto dell’“Esposizione Universale Expo2015” nel quale 192 (centonovantadue) comunità milanesi internazionali si stanno preparando per l'“International Partecipants Meeting” di Expo 2015. Il Meeting si svolgerà nei giorni 25, 26 e 27 ottobre 2011 e avrà luogo tra Mil...

'Ndenna - terza parte

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'NDENNA terza parte di Vincenzo Capodiferro 3. La ieiuna atque arida traditio , come trasmissione, consegna, oltre che mera presentificazione antropologico-morfa, rappresenta invero una riproduzione drammatica rituale reale, che si ricollega inevitabilmente alla sua origine mitica. La sacralità originaria del fatto orbene, divenuta forse folklore, letteratura (si ricordi a proposito la tragedia greca), o machiavelleria paganeggiante innestata al cristianesimo va riconsiderata seriamente, e questo è il vero compito che dovrebbe assumersi qualsiasi studioso che si imbatte in questi sentieri. È vero sì che ogni edizione annuale della ‘Ndenna è diversa dalle altre, è unica ed irripetibile, ma se ci si sofferma sul come , può valere anche la tesi della suppositio , se, invece, ci si chiede il perché ( quia ) delle cose, allora tutto cambia. Il presente è incompiuto senza i suoi riferimenti temporali necessari: riscoprire la quidditas, la sostanza della ripetizione, che costituisce ...

Libri: intervista a Paola Chiesa su "L'Italia chiamò"

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TRA BREVE LEGGEREMO IL LIBRO “ L’Italia CHIAMò ” CHE LA    SCRITTRICE PAOLA CHIESA HA SCRITTO SU LUCA BARISONZI   Pe r Luca la missione non è terminata in Afghanistan ma continua qui, in Italia, facendo interminabili fisioterapie Da alcuni anni la scrittrice pavese Paola Chiesa, docente e studiosa di storia locale, ha accesso al Comando Militare Esercito Lombardia e agli Archivi del Centro Documentale di Milano , pertanto, ha al suo attivo una serie di pubblicazioni sulla memorialistica dei soldati lombardi e della Croce Rossa.   Infatti, fra le sue ultime pubblicazioni edite dalla casa editrice Mursia si annoverano “Carissima Famiglia…” La Croce Rossa e le lettere dei prigionieri di guerra milanesi e DIO E PATRIA. In quest’ultimo ha profuso tutta la sua passione ; è un favoloso volume denso di emozioni che parla della storia di centodieci Sacerdoti lombardi con le stellette , le loro biografie e raccolte di lettere inviate dal fronte o dalla prigio...