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Visualizzazione dei post da novembre, 2008

La scala di Dio, da Usellini a Giacobbe

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di Augusto da San Buono Amici del condominio, ecco a voi “la scala“ , sembra voler dire il pittore Gianfilippo Usellini , in un suo quadro famoso raffigurante un fabbricato a quattro piani a metà strada tra il naif e il Quattrocento, in cui ciascuno di noi , idealmente , si trova ad un certo piano, ad un certo gradino, ad un certo terrazzino del fabbricato , ed è comunque in cammino, si sale o si scende la scala , come nella vita , nella ricerca del proprio senso di esistere , la ricerca del mistero di Dio, che sta in cima a quella scala. Usellini considera la sua pittura come un teatro. Dispone figure e cose nella scatola magica del quadro come se le collocasse su un palcoscenico e poi intesse intorno a loro le fila di un racconto, lasciando intuire un prima e un dopo e, soprattutto, presagire un “oltre”. La pittura, allora, diventa letteratura , narrazione visiva. teatro di immagini, ma anche un fatto morale, metafisica , religiosità. “La mia pittura vuole rappresentare il bene e il ...

"Il circolo Dante" di Matthew Pearl

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Il CIRCOLO DANTE di Matthew Pearl (RCS libri 2003) Nella nota storica alla fine del libro, scopriamo che i personaggi facente parte del Circolo Dante, sono realmente esistiti; così come si siano veramente cimentati nella traduzione della Divina Commedia dell’Alighieri. Anche degli strani delitti avvennero in quel periodo, ciò è servito ad alimentare la fantasia dell’autore. Nel romanzo troviamo dei riferimenti storici, quali la guerra fra nordisti e sudisti e l’epidemia di cimurro che colpì innumerevoli cavalli. Il romanzo è ambientato nella Boston del 1867, 565 anni dopo la stesura della Divina Commedia. Anziché da capitoli, è suddiviso in cantiche. Il libro inizia con uno spaventoso delitto, dai contorni inquietanti e prosegue con la presentazione del Circolo Dante, istituito da Longfellow (il traduttore), per il quale: “Dante era diventato la sua preghiera del mattino e la sua missione della giornata”. Il dr. Holmes, Lowell, Fields (l’editore), e Greene. Avversati dal dr. Manning...
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ELENA BONELLI TRIONFA ALLA CARNIEGE HALL intervista di Bruna Alasia Elena Bonelli, la cantante/attrice che ha ereditato il patrimonio di Gabriella Ferri, con un pizzico di Anna Magnani e l’internazionalità che fa della canzone “popolare” un modello classico, è appena tornata dalla Carnegie Hall di New York – dopo aver battuto i più importanti teatri degli USA - dove il suo spettacolo più celebrato, “Roma” , è stato accolto con una standing ovation. Per sette volte lei e la sua New Band sono stati richiamati sul palco da un pubblico cosmopolita appassionato al fascino di “Chitarra romana”, “Roma nun fa la stupida”, “Arrivederci Roma” offerte in inglese, fado-portoghese, francese… Nella sua bella casa in Prati, seduta sui divani al centro di una sala con il pianoforte, Elena Bonelli ci parla della sua esaltante avventura: D. Come è nato il suo amore per il teatro e per la musica? R. Fin da piccola. Avevo sette anni quando rimasi affascinata dal palcoscenico e da due ragazzi che ci can...

Libri: "Il Grande Archimede" di Mario Geymonat

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Sandro Teti Editore Collana Historos pag. 128 – € 16 isbn: 978-88-88-249-23-0 Il Grande Archimede , già vincitore del premio letterario Corrado Alvaro 2006, è un testo affascinante dal quale trapela un ritratto moderno e pragmatico di questo grande scienziato . Per anni interpretato come campione di uno strenuo rigorismo, Archimede, spirito intelligente e aperto, ritrova in queste pagine la forza del suo pensiero attraverso la lettura delle fonti coeve e dei suoi scritti. Al genio di Archimede sono dovuti il calcolo esatto del rapporto fra la circonferenza e il diametro del cerchio (il famoso pi greco ) e fra la sfera e il cilindro, uno studio approfondito della spirale, una inedita misurazione del peso specifico (“ Éureka, Éureka ”), l’indicazione di numeri straordinariamente grandi. Lo scienziato siciliano fu pure un ingegnere straordinario, come dimostrò costruendo macchine che fecero la gloria della sua città: la nave Siracusana, la vite a chiocciola a flusso conti...

Letteratura: Petrarca: "Canzoniere"

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  Il Canzoniere di Petrarca è il nome più comune col quale viene indicata la raccolta delle migliori rime in volgare del poeta aretino, organizzate e raccolte dallo stesso, verso la fine della sua vita, sotto il nome latino di " Rerum vulgarium fragmenta ". Si tratta, non casualmente, di 366 poesie (nell'edizione definitiva spedita nel 1373 a Pandolfo Malatesta ), di cui 317 sonetti, 29 canzoni, 9 sestine, 7 ballate e 4 madrigali . In un epoca nella quale non solo non esisteva il diritto d'autore, ma addirittura la copia delle opere era considerata auspicabile da chi le scriveva, Petrarca si prese la briga di curare lui stesso un volume illustrato di questa raccolta , considerato perfetto, il quale avrebbe dovuto fare e nei fatti fece da 'calco' per tutte le copie successive. Il volume, da lui manoscritto assieme al discepolo Giovanni Malpighini , è custodito nei musei vaticani con il codice latino 3195. La sorte, ironica, ha voluto che Petrarca venisse ...

Versi, rime, strofe e forme metriche della poesia italiana

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Il verso è una successione di sillabe composta seguendo un certo criterio. Le sillabe che compongono il verso sono distinguibili in toniche (se hanno l’accento) ed atone se ne sono prive: sulla base di questo le parole che compongono i versi vengono distinte in: ossitona se ha l’accento sull’ultima sillaba; parossitona se ha l’accento sulla penultima sillaba; proparossitona (o sdrucciola ) se ha tonica la terzultima; bisdrucciola con l’accento sulla quartultima sillaba. Poiché nella metrica italiana ciò che conta è la sillaba tonica, la classificazione dei versi segue il criterio dell’ultima sillaba accentata, permettendosi di trascurare ciò che viene dopo l’ultimo accento. Seguendo questo criterio è facile classificare come endecasillabo un verso composto da undici sillabe, nel quale la decima sia l’ultima tonica; in pratica l’ultima sillaba atona non viene considerata dal punto di vista metrico. Analogamente un decasillabo è composto da dieci sillabe, delle quali l’ultima ...

L'Umanesimo

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Nota enciclopedica Con il termine di Umanesimo in letteratura si intende quel periodo compreso tra gli ultimi decenni del XIV e la fine del XV secolo, il quale è stato caratterizzato dalla riconsiderazione dei valori umani . Il lavoro degli intellettuali di questo periodo è concentrato principalmente sullo studio degli autori classici latini e greci ed è legato ad una riscoperta del mondo pagano da contrapporre alla sapienza scolastica e teologica del Medioevo. Si tratta di un movimento complesso, non immune da caratteri regressivi, come il ritorno all'utilizzo del latino, sebbene questa circostanza si rivelerà utile al successivo e definitivo sviluppo del volgare. Il termine 'umanista' entra in uso nella seconda metà del XV secolo, con il significato di cultore degli 'studia umanitatis' e quindi grammatico, filosofo, retore, poeta. Non indifferente al significato di questo termine è però la modalità disinteressata dello studio, il quale venne qui intrapreso per...