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Visualizzazione dei post da gennaio, 2008

"EDUCAZIONE CINICA" di Lodovico Ellena

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A confezionare un ritratto quasi brutale del nostro popolo fu Giacomo Leopardi che nel "Discorso sopra lo stato presente del costume degl’Italiani", tratteggiò un catalogo amaro delle nostre qualità, o meglio dei nostri vizi, visto che, secondo lui, la nostra identità nazionale è costituita soprattutto da “assenze”, cioè da elementi che mancano a noi, ma che sono ben presenti e radicati in altre popolazioni. Scarso è il nostro senso morale; assente è la nostra classe dirigente; fiacca la nostra vita interiore: il clima mite del nostro paese, infatti, favorisce la vita all’aperto e la conseguente attenzione agli aspetti esteriori dell’esistenza, a scapito dell’indagine interiore, e soprattutto della conversazione. Sarà proprio vero che gli italiani sparsi nel mondo sono fracassoni, incivili, beceri e maleducati? O si tratta di vecchi, ormai superati luoghi comuni? Secondo l'ironica, spesso sarcastica indagine etologica sui comportamenti della bestia italica svolta in quest...

Femmine da conio

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Appresso ciò lo duca «Fa che pinghe», mi disse «il viso un poco più avante, sì che la faccia ben con l'occhio attinghe di quella sozza e scapigliata fante che là si graffia con l'unghie merdose, e or s'accoscia e ora è in piedi stante. (Inferno XVIII - 127, 132) Libero circuito culturale, da e per l'Insubria. Scrivici a insubriacritica@alice.it

Mezzanotte presto arriva

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MEZZANOTTE PRESTO ARRIVA di Edio Vassalli © 2007 Edizioni Ulivo – Collana Sorriso del gatto – poesia Raccolte in questo libro troviamo le poesie di Edio Vassalli, autore ticinese , alla sua seconda silloge. La frase “mezzanotte presto arriva” compare in una poesia – ninna nanna dedicata alla figlia Sibilla; una tenera filastrocca esorcizzante le paure dei bambini. Vassalli fa della notte il suo momento di riflessione, la sua ora di pace nella quale ritrovarsi o, magari, perdersi. ………………………………... IL FERVORE La notte è un sogno discosto un abisso profondo un’immagine fantastica dell’infinito. ………………………………… Le sue poesie, quasi racconti poetici, sono composte da termini semplici, e sono costruzioni scorrevoli dove, in poche righe, riconosciamo un’ambientazione e l’emozione. ………………………………… SPLENDI ANCORA Quest’anima pigra e insolente passeggia astuta tra le vie spente della notte Ma le mani intorpidite dal freddo inverno scrivono ancora. ………………………………….. Vassalli ricostruisce nei suoi bran...

Tristano e Isotta: amore, musica e morte

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di Augusto da San Buono 1. Mare amaro Gli ultimi istanti della “Santina di Gallipoli”, al secolo Lucia Solidoro, portata sulla scena dall’attrice Anita Boellis, vengono accompagnati dalla musica della morte di Isotta nell’opera di Wagner “Tristano e Isotta”. Ed è una cosa davvero struggente, che ti prende alle “frattaglie” come diceva il mio amico loggionista Angelino Amendolagine da Terlizzi. Donne e uomini si commuovono fino alle lacrime, fino a star male. Ricordo, a Sannicola, quindici anni fa, presso il piccolo teatro del “Centro Insieme”, una signora, che dovette uscire dal teatro ed essere assistita da un medico (il dottor Schirinzi, cardiologo) che si trovava lì da spettatore. A Gallipoli, una ragazza cominciò ad avere crisi isteriche per gli effetti combinatori della musica (l’amore stregone di De Falla), della voce demoniaca fuori campo (per la cronaca era la mia), e della luce stroboscopica. Abbiamo dovuto tagliare la scena, per non creare una situazione di panico. Come qualc...
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I racconti di Versailles – 13 – di Bruna Alasia LA LEGGENDA DELLE BRIOCHES Racconto tredicesimo 12 novembre 1774. La mattina presagiva pioggia e tirava una leggera tramontana. Con un cappello di piume bianche e un abito da cerimonia viola Luigi XVI, scortato dai fratelli e dagli ufficiali della corona, attraversò l’ Ile de la Cité e salì le scale del Louvre. Alla sua vista procuratori, avvocati, cancellieri, studenti, azzeccagarbugli, uscieri, spie, maestri di procedure, sospesero le faccende scoppiando in un applauso che lo accompagnò sino alla Sala grande quel giorno affollata. Entrato, il re prese posto su un seggio che dominava i principi del sangue e i pari della corona, assunse un’aria altezzosa ma provava disagio perché, miope com’era, non distingueva chi gli stava attorno. Percepì un silenzio di attesa, si raschiò la gola e vincendo la paura annunciò con voce ferma: - Il parlamento sarà ristabilito nelle sue antiche forme! Si volse verso il presidente in toga rossa ed ermellino...

Il padre di Enrico

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E un che d'una scrofa azzurra e grossa segnato avea lo suo sacchetto bianco, mi disse: «Che fai tu in questa fossa? (Inferno XVII, 64-66) Libero circuito culturale, da e per l'Insubria. Scrivici a insubriacritica@aliceit

Edda Ciano: una donna in fuga

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di Augusto da San Buono 1. Non fu battezzata. Edda nasce a Forlì il primo settembre 1910, lo stesso giorno in cui si proclama la nascita dei “poeti crepuscolari “ , che esprimevano "la torpida e limacciosa malinconia di non aver nulla da dire e da fare". Anche i genitori di Edda , - Benito Mussolini, un ventisettenne facinoroso e perditempo , uno squinternato agitatore socialista , e la diciassettenne Rachele Guidi , l’arzdora , allora conviventi non sposati, - sembrava che non avessero nulla di meglio da fare che mettere al mondo quella creatura “illegittima” , registrata all'anagrafe solo dal padre e con un grosso N.N. al posto del nome materno (a lungo si insinuò che non fosse figlia di Rachele bensì di Angelica Balabanoff). In omaggio alle rigide convinzioni anticlericali dell’ambiente, Edda, che traeva il proprio nome dalla superdonna nietzschiana, protagonista di un dramma di Ibsen (Hedda Gabler), non fu battezzata. Lo sarebbe stata solo molti anni dopo alla vigilia...

XIII edizione dell’Accademia Teatro Franzato

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L'Accademia Teatro Franzato inizierà domani martedì 8 gennaio 2008 la Tredicesima edizione dei suoi Laboratori di Pedagogia Teatrale – anno 2008, presso l’Auditorium “Carolina De Giorgi” di Via Landro 1 a Varese. I primi corsi a partire sono quelli del Gruppo Ragazzi e del Gruppo Bambini. Il Laboratorio del Gruppo Adulti si svolgerà invece il giovedì sera a partire dal 10 gennaio 2008. Anche per questa edizione si conferma il consueto trionfo di iscrizioni, infatti le richieste superano le disponibilità dei laboratori. Un centinaio complessivamente le persone coinvolte tra gli allievi dei Gruppi Bambini, Ragazzi, Adulti, genitori, insegnanti delle scuole partecipi, artisti e docenti. L’Accademia Teatro Franzato oltre ad essere LA PRIMA SCUOLA DI TEATRO ESISTENTE A VARESE (è arrivata con successo alla Tredicesima edizione), è anche la prima ad essere riconosciuta e sostenuta dal Comune di Varese (Assessorati alla Cultura, ai Servizi Educativi, ai Servizi Sociali e la Circoscrizione ...

Una corda nel baratro

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Io avea una corda intorno cinta, e con essa pensai alcuna volta prender la lonza a la pelle dipinta. Poscia ch'io l'ebbi tutta da me sciolta, sì come 'l duca m'avea comandato, porsila a lui aggroppata e ravvolta. Ond'ei si volse inver' lo destro lato, e alquanto di lunge da la sponda la gittò giuso in quell'alto burrato. (Inferno XVI - 106, 114) Libero circuito culturale, da e per l'Insubria. Scrivici a insubriacritica@alice.it

La riverenza per il maestro

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Io non osava scender de la strada per andar par di lui; ma 'l capo chino tenea com'uom che reverente vada. (Inferno XV - 43, 45) Libero circuito culturale, da e per l'Insubria. Scrivici a insubriacritica@alice.it