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Visualizzazione dei post da aprile, 2007

The bridge

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Film – recensione di Bruna Alasia THE BRIDGE Il ponte dei suicidi Regista e produttore Eric Steel Documentario sul Golden Gate Bridge di San Francisco I quasi 2000 suicidi del Golden Gate Bridge, ponte di San Francisco evocativo e noto come un monumento, non citati da un giornale, non commemorati da una lapide, sono invisibili malgrado l’enorme numero. Nel 2003 Tad Friend pubblicò sul New Yorker “Jumpers”, articolo che parlava del Golden Gate, quale meta assoluta dei suicidi del pianeta, senza alcuna barriera che dissuadesse questi “saltatori” dal lanciarsi in acqua. Il servizio di Friend colpì Eric Steel in maniera così particolare che il progetto di indagare il fenomeno si concretizzò nella realizzazione di un film documentario. Steel è volato a San Francisco, ha individuato postazioni di ripresa per videocamere mini dv, riunito la troupe, ottenuto permessi, filmato il ponte per un intero anno in ogni momento di luce diurna, fatto sostituire ogni ora le cassette registrate, posto una...

Boris Vian, il 'disertore'

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Chiedo al “mio” libraio, che ha miriadi di “libri usati” di ogni sorta sistemati nei vari scomparti che corrono per diversi metri lungo il marciapiedi di via Cesare Borgia, se ha qualcosa di Boris Vian. Scrittore russo? , mi fa. No, francese, dico io. Ah, scusi, non l’ho mai sentito prima d’ora. Ma chi era Boris Vian , “il disertore”, il “malato di cuore”, “l’esistenzialista”? Un angelo , che fece una breve corsa su questa terra, anzi un volo breve, ma intenso, pieno di luce vivissima, nel cielo di Parigi dell’immediato dopoguerra; o un demone trascinante che aiutava gli altri a ritrovare il sentiero perduto dell’abbandono dionisiaco, uno che visse con la voluttà di spensieratezza, di sgolata dissipazione, di dar libero sfogo alla fantasia in libertà, uno che visse di beffe, provocazioni, arditezze pornografiche, che ne fecero un protagonista indiscusso della stagione esistenzialista parigina, alla quale non si può negare che avesse partecipato (le foto stano lì a dimostrarlo, spes...

"La fabbrica di Salammbô" di Piera Rossella D'Arcangelo

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Piera Rossella D'Arcangelo La fabbrica di Salammbô Presentazione di Rosa Maria Palermo Di Stefano [ISBN-88-89756-24-1] - P. 146, Euro 10,00 Edizioni Solfanelli , Chieti 2007 Il lavoro di documentazione compiuto da Gustave Flaubert per Salammbô fu enorme, tanto da impressionare gli stessi contemporanei, che pure non furono avari di critiche nei suoi confronti. Ma come si realizzò la costruzione del romanzo? Questo libro indica i principali tasselli utilizzati, o per meglio dire, riutilizzati nella “fabbrica” di Salammbô , quelli che per esplicita testimonianza dello scrittore hanno dato corpo alla narrazione, occupando il posto di una “realtà” assente e facendo dell’opera “une représentation de représentations”, un’ archéo-fiction , come è stata definita. All’opera di restituzione “archeologica” di una religione tuttora oscura come quella punica, Flaubert unì un minuzioso lavoro di ricostruzione storica e ambientale, adoperando le tecniche più diverse: assemblaggio, amplifica...

"Nhan Bu - La scuola dello stagno" di Umberto Maggesi

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Umberto Maggesi è uno scrittore milanese, Nhan bu è il suo quarto lavoro pubblicato. NHAN BU – LA SCUOLA DELLO STAGNO di Umberto Maggesi. © 2007 Ugo Mursia Editore ISBN 978 – 88 – 425 – 3656 – 7 Pag. 215 € 16,00 Nhan Bu è un bambino di nove anni. Orfano di entrambi i genitori, viene affidato a degli zii che lo separano dai fratelli più piccoli, per mandarlo a lavorare presso il palazzo del Governatore. Ambientato in Vietnam, questo romanzo sulle arti marziali è scritto e vissuto attraverso gli occhi del bambino protagonista, e del suo sogno: diventare un abile guerriero. “ A soli nove anni, infatti, Bu aveva capito che quello era il suo sogno, e se lo sarebbe portato dietro tutte le notti della sua vita”. All’inizio del romanzo ci viene presentata la misera situazione del giovane Bu e le continue vessazioni alle quali è sottoposto; attraverso capitoli brevi e scorrevoli, di facile lettura. A volte, solo al principio, troppo semplice e povera di termini, quasi che l’autore abbia voluto ...
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I racconti di Versailles – 6 - di Bruna Alasia IL MINUETTO DI CENERENTOLA racconto sesto Agli appartamenti di sua altezza reale si accedeva attraverso una olimpica scala di marmo, protetta da un corpo di guardia numeroso e sfaccendato che ingannava il tempo spettegolando, giocando d’azzardo, tenendo a distanza i venditori che, come farebbero oggi firme rinomate, rifilavano a prezzo esorbitante normale mercanzia . Visitatori e corrieri, sbandierando affari imperdibili, riuscivano a intrufolarsi fino all’anticamera della sala pranzo dove uno stuolo di domestici, ciascuno con la divisa che stabiliva la gerarchia delle mansioni, attendevano in attesa di ordini. Mops, l’amatissimo cane di Maria Antonietta, un carlino fulvo e con la coda ricurva che era stata costretta ad abbandonare durante il viaggio verso la Francia e che con grandi proteste si era fatta rispedire a Versailles, correva sul parquet con rinnovato vigore assieme a un suo compagno, libero e viziatissimo, facendo cacca e pipì...
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Alberto Rosselli STORIE SEGRETE Operazioni sconosciute o dimenticate della Seconda Guerra Mondiale Pag. 240 - 16,00 Euro Gianni Iuculano, Pavia Il Secondo Conflitto Mondiale è stato indagato a fondo da molti valenti autori, anche se non pochi aspetti politici, diplomatici e militari di questa epocale e cruciale contesa del Novecento abbisognano ancora di un’ulteriore e ben più approfondita analisi, e non di rado di una radicale “revisione” positiva, cioè di una nuova, non ideologica e quindi più corretta interpretazione dei fatti, conseguibile attraverso l’analisi dei moltissimi documenti che in questi ultimi anni sono emersi dagli archivi dei ministeri della Difesa e degli Esteri delle potenze che parteciparono alla guerra. L’intento di questo breve testo non è certo quello di “riscrivere” una porzione così ponderosa della storia bellica, ma più semplicemente quello di proporre a studiosi e ad appassionati di vicende militari alcuni episodi (fatti d’arme, missioni particolari, operazi...

Gesualdo Bufalino

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Gesualdo Bufalino – un visibilio di fulminate parole di Augusto da San Buono La sua storia è un misto di stralunata cronaca, nostalgia ed esorcismo, fatta di gioie furtive e decimate speranze. E’ il sigillo della “Diceria dell’untore”, autunnale romanzo che nel 1981 portava alla ribalta in modo davvero clamoroso lo sconosciuto scrittore sessantenne di Comiso, Gesualdo Bufalino, uno dei più importanti, uno dei pochi veri autentici scrittori italiani, della seconda metà del ventesimo secolo, che rimarranno nella storia della nostra letteratura. Un libro che è anche una sfida d’amore, un duello sulla frontiera del buio, che Bufalino, ammalato di tisi, iniziò a pensare e scrivere nel 1950, per poi riprendere negli anni settanta, eliminandone gli “effetti liberty”; un racconto di metafore con la “Rocca”, un sanatorio sgangherato e fatiscente, pieno di disordine levantino, eun’umanità disfatta di malati, “cascami della storia”, “sfrido umano”, dove al di là del muro di cinta buzzatiano v...

"Mano per mano nel tempo" di David Duca

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Mano per mano nel tempo Autore: David Duca Euro 9,00 ISBN 978-88-7418-392-0 PROSPETTIVA EDITRICE www.prospettivaeditrice.it Questo romanzo è un mio momento di riflessione su quello che è il legame affettivo con i nonni, un viaggio alla ricerca di tanti ricordi finiti per sbaglio nel dimenticatoio. La nostra esistenza è colorita da avvenimenti talvolta spiacevoli che ci colpiscono in pieno o ci sfiorano appena. Il nostro inconscio tende a cancellare i brutti ricordi e a volte elimina qualche ricordo di troppo, qualche bella immagine che invece dovrebbe rimanere esattamente dove è. Pensate a cosa significherebbe per ognuno di noi alzarsi una mattina e non avere più i primi ricordi, infanzia, adolescenza… Rifletteteci un attimo. Sarebbe orribile. Invece è proprio quello che succede. Li perdiamo, li nascondiamo e poi, senza volerlo, riaffiorano all'improvviso se stimolati da un profumo, una parola, un oggetto. Proust le chiamò intermittenze del cuore, impulsi esterni che ci riportano i...
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Film – Borat – la recensione di Bruna Alasia BORAT Regia di Larry Charles Con Sacha Baron Cohen, Pamela Anderson, Ken Davitian Borat Sagdiyev, reporter del Kazakhstan, viene spedito dal suo paese in USA per realizzare un’inchiesta. Innamorato di Pamela Anderson il giornalista parte entusiasta e determinato a raggiungerla per avere con lei un tete-a-tete. Ma, oltre che innamorato della famosissima cover-girl, Borat è anche misogino, antisemita, capace di provare l’avversione più totale contro gay e senzatetto. In America una delle prime cose che farà è quella di procurarsi le armi per sterminare gli ebrei, in un crescendo paradossale e satirico che diventa critica aspra agli odierni Stati Uniti. Il film , condito di humur e volgarità, è demolitore del bigottismo USA proprio mentre il suo improbabile eroe va alla scoperta di usi e costumi statunitensi per riprodurli e farli propri: il pubblico delle sale ride e ride anche molto. Il regista Larry Charles, amico ed estimatore di Michael Mo...