19 maggio 2016

“CONSIDERAZIONI INATTUALI” SULLA SOCIETA’ ATTUALE L’occultamento della morale nella società della depravazione

“CONSIDERAZIONI INATTUALI” SULLA SOCIETA’ ATTUALE
L’occultamento della morale nella società della depravazione



Il problema della società attuale vuole essere reso inattuale: mi pare la svalutazione della Morale.  Una para-morale scientifica a posteriori ha sostituito la Morale a priori, creando quindi una distorsione del Bene, che non può che portare all’eccesso, alla corruzione, alla deturpazione della Verità. La massa non si riconosce più nella Stato legiferatore, e quindi non riconosce più le leggi che questo Idolo Terreno emana, si disinteressa della vita politica e civile, solamente perché non crede che altri possano dettare morale per questa. Ma dove sono i veri detentori di Morale? Dove sono i re-sacerdoti? Sono stati uccisi dalle rivoluzioni delle masse? Dalla Rivoluzione Americana, dalla Rivoluzione Francese! Sono stati spaventati dall’apparente forza “liberale” di esse? Ma io dico:  non abbiate paura delle masse, è passata l'era in cui una massa poteva sfidare un potere forte: non otterrà mai più un risultato un popolo che si schiera contro un oppressore se non viene sostenuto da chi detiene un potere maggiore dell'oppressore. Ha fallito la religione, hanno fallito i sindacati, hanno fallito i governi, hanno fallito le masse! Accettiamolo: tutti abbiamo fallito! Hanno fallito le politiche monetarie moderne, hanno fallito le politiche etiche, hanno fallito le politiche liberali. Si destino coloro che vedono con almeno un occhio, emergano dalle tenebre, si uniscano per rinnovare il mondo: ora è possibile. «In un popolo di ciechi chi ha un solo occhio è re». Non abbiano paura della luce, cerchino tra il popolo i nuovi illuminati: non dico che ce ne siano in moltitudine, tuttavia ancora oggi nascono Uomini. Non lasciamoci guidare da pochi che hanno una visione distorta della Luce, o addirittura di una non-luce: il potere temporale è diventato forte annientando la Morale. Pochi che si credono superiori alla massa cercano di controllarla ma non si rendono conto che insozzano solamente il loro spirito e lo consacrano al Demiurgo caduto e oscuro, mietitore di schiavi (che urla a chi è schiavo e vuole farsi padrone: «Vieni ti farò lavorare nella mia vigna», ma aprite gli occhi e non fatevi confondere dalla materia; l’essenza di quella vigna non è pura ma lurida e peccaminosa). Vergognatevi delatori della Verità! Vergognatevi, poiché il desiderio che avete espresso non è quello insito nel vostro io più profondo: desiderio di amore. Arriverete solo a un abisso di perdizione e disperazione, oscurità che è abnegazione di amore!

Stefano Negri

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