31 gennaio 2012

La costituzione in paradiso


LA COSTITUZIONE IN PARADISO
di Antonio V. Gelormini

Ne sono certo. Oscar Luigi Scalfaro si presenterà alle porte del Paradiso col suo intramontabile sorriso, il rosario in tasca, e avendo ben stretta tra le braccia la Costituzione della Repubblica Italiana. Sarà il suo ultimo, ma imperituro gesto da Presidente emerito, senatore a vita e Presidente dell’Associazione di Difesa della Carta.
“Amatela, proteggetela e praticatela”, ebbe a raccomandarci durante una delle tante iniziative organizzate da “Libertà e Giustizia”, per la salvaguardia della Carta Costituzionale. La teneva tra le mani come un breviario, e non tralasciò di aggiungere: “E’ il frutto ricco e sofferto di una pagina storica immensa, che i Padri Costituenti, di cui mi onoro umilmente di aver fatto parte, hanno scritto con l’impegno, l’amore e l’intelligenza politica che il popolo e questo Paese meritavano e continuano, nonostante tutto, a meritare”.
Ci piace immaginarlo con i ritrovati amici di sempre, Alcide, Aldo, Umberto e Piero (De Gasperi, Moro, Terracini e Calamandrei), nell’aula senza confini dell’aldilà, mentre ne declama con orgoglio gli articoli. Da strenuo difensore di una laicità nobile e solenne, da autentico democratico cristiano, potrebbe anche essere capace di chiedere a Mosè di fargli spazio, per affiancare le Tavole di Montecitorio a quelle del Monte Sinai.



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