"Egloga civile" di Pino Pisicchio

“ECLOGA CIVILE”, L’OTIUM DI PINO PISICCHIO di Antonio V. Gelormini Un grappolo di datteri che addolcisce l’arsura nel deserto screpolato delle parole senza senso. Gocce di rugiada che rinfrescano l’opprimente silenzio di un’assenza dilagante del pensiero. Che, svanito o smarrito, ci rende orfani moderni di un padre antico. Sono i versi di “Ecloga civile” che Pino Pisicchio , per i tipi della Levante Editori – Bari, ha “scelto” per il suo ritorno all’ otium , quale pratica quotidiana del coltivare l’attività nobile del pensiero nella contemplazione della verità, per quanto amara possa rivelarsi, e nella perseverante ricerca della bellezza in genere. Un invito raffinato a perseguire il più rivoluzionario dei gesti civili: pensare. Affinché secondo l’esortazione estrema di W. Churchill: “si pervenga ad una vittoria, attraverso il lungo e pervicace cammino di ciascuno”, utile ed indispensabile alla sopravvivenza comunitaria di ognuno. In tempi di disuso dell’anatema sco...