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Visualizzazione dei post da giugno, 2010
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Auditorium. Allevi, la “classic star” che ama “You tube” . di Bruna Alasia Roma. Luglio Suona Bene 2010 all’Auditorium di Roma – sabato 31 luglio e domenica 1 agosto - avrà un gran finale con il compositore, direttore d’orchestra e pianista Giovanni Allevi. Il pubblico popolare ha sempre saputo poco dei musicisti classici e soprattutto i giovani: Allevi ha sfatato questa tradizione. Giovanni ha 41 anni e ne dimostra dieci, se non quindici, di meno. Ha un’aria “naturalmente” fresca, non tanto e solo per la capigliatura casual, tra l’altro abbastanza “conforme” fra gli artisti, né per il modo di vestire – jeans e scarpe da tennis anche sul palco – quanto perché osservandolo si “percepisce” che non sta recitando. Lui conferma: “ Attraverso la musica vedo il mondo con gli occhi di un bambino". Questo compositore, che ha saputo sintetizzare la fluidità di note orecchiabili con la profondità di più complesse, ha affascinato non solo il mondo accademico ma – caso “strano” - le nuove gene...

Bloody Sunday, per non dimenticare

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di Lorenza Mondina Amare l’Irlanda vuol dire camminare per le sue strade apprezzandone ogni piccolo dettaglio, ascoltando la musica che esce dai pub vellutati e cupi, che contrastano con la gioia che li riempie quando gli irlandesi li popolano per una solenne pinta di birra, ma soprattutto amare l’Irlanda vuol dire sentire scorrere sulla pelle tutto ciò che quelle città e quelle strade hanno visto nel corso degli anni. Oggi però non voglio tracciare uno dei frequenti inni che raccontano quanto è bella l’Irlanda, con le sue distese verdi, con le scogliere che ti tolgono il fiato: oggi voglio ricordare un giorno della storia irlandese, (anche se forse non ha bisogno del mio umile ricordo, perché lo troviamo già nelle canzoni, nei libri e nei film), un giorno che ha lasciato ferite che non potranno mai essere cancellate, e che forse, proprio oggi, potrebbe trovare risposte, dopo tanti anni e tanto dolore. Leggendo uno dei tanti tanti libri sulla storia irlandese che abitano gli scaffali ...

Libri: "Bertoldo" di Ilenia Malaguti

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“Bertoldo era un giovane vichingo, abitante della fredda e allora sconosciuta Finlandia. Era un ragazzo forte e tranquillo, dai lineamenti delicati e gentili che proprio non si addicevano al suo destino di guerriero...”. Comincia così il racconto del viaggio verso Roma di Bertoldo il vichingo. Una storia destinata, inizialmente ad un pubblico di ragazzi, ma sorprendentemente succede che, a volte un viaggio, non è solo geografico e fatto soltanto di chilometri, ma strada facendo si arricchisce di sensazioni, sentimenti, tradizioni e di vita che, sembrano appartenere a popoli e a civiltà lontane da noi, ma … E oltre il racconto, tante note, tante notizie storiche: pagina dopo pagina un mondo da scoprire leggendo. --------------- Fonte : Albus Edizioni

Libri: "Maschere" di Concetta Ramondino

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di Tony Kospan In questo libro "Maschere" la scorrevolezza, l'eleganza dello stile e la capacità di coinvolgimento da parte dell'autrice con le sue introspezioni prendono subito il lettore... Le maschere... in senso reale o figurato hanno sempre affascinato l'Umanità... ed in questo caso il libro affronta il tema di quelle che ciascuno di noi indossa ogni giorno e nelle quali in molti non avranno difficoltà a riconoscersi... Riporto per meglio illustrare il contenuto questo breve passo iniziale in cui l'autrice ci descrive le "sue"Maschere. "Quando le maschere si arruffano in un turbinio infinito... La Prima: timida, riservata, imbranata, paurosa, sofferente per l'incapacità a cogliere l'attimo d'amore fuggente. La Seconda: sorella della prima, ma sensualissima rivale in amore, eternamente nutrita dal fuoco della passione. La Terza: imparziale sorella, tutta raziocinio e compresnione; nata per equilibrare le tensioni costanti tra la...

Libri: "La vittoria del 1934" di Alessandro D'Ascanio

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Il 10 giugno 1934 , nella coreografica cornice dello stadio del Partito Nazionale Fascista , la selezione italiana di football sconfigge sul terreno di gioco la rappresentativa cecoslovacca, laureandosi per la prima volta campione del mondo nello sport fin da allora più seguito dagli italiani. Sul pennone dello stadio romano, campeggia la bandiera nera del Partito Unico, mentre gli altoparlanti diffondono le note di "Giovinezza", amplificate dal coro unanime dei cinquantamila spettatori presenti. In tale atmosfera di entusiasmo collettivo, Benito Mussolini si affaccia dalla tribuna nell'atto di raccogliere platealmente, davanti a una nutrita schiera di fotografi giunti da ogni parte del mondo, l'esplicito saluto romano degli azzurri schierati al centro del campo. Si tratta dell'epilogo trionfale di una manifestazione sportiva fortemente voluta dal regime, realizzata grazie all'impiego di ingenti risorse finanziarie, logistiche e umane, amplificata in manier...

"Perché una madre viene separata dai suoi figli" di Lorenza Mondina

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PERCHE' UNA MAMMA VIENE SEPARATA DAI SUOI FIGLI Qualche tempo fa avevo acceso la televisione e distrattamente prestavo un orecchio a quanto scorreva sul video: era l’ennesima mamma che invocava ad alta voce la restituzione dei suoi figli , che le erano stati ingiustamente tolti, senza alcun motivo dichiarato; e per l’ennesima volta ho sentito dentro di me la necessità ed il desiderio che un’altra storia non prendesse la stessa standardizzata immagine. Come è consuetudine della Tv dei nostri giorni, i programmi maggiormente in onda hanno come tema dominante le storie della gente, quella “gente comune” nella quale ognuno di noi dovrebbe riconoscersi e con la quale solidarizzare. Così la storia di questa mamma si è sviluppata a partire dalla descrizione del tragico allontanamento dei/l figli/io e di quanta inumanità c’è in un gesto di questo genere, perpetrato da chi ne ha potere. Di fronte a tale straziante descrizione mi ritrovo a parlare da sola nella stanza, a chiedere se nessuno ...