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Visualizzazione dei post da agosto, 2007
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I racconti di Versailles – 10 – di Bruna Alasia LA CANDELA SPENTA Racconto decimo Il 19 aprile 1774, alle cinque e mezza del pomeriggio, il grandioso teatro dell’Opera di Parigi mandò in scena la prima di Ifigenia in Aulide di Christoph Willibald Gluck. Nel palco d’onore il conte e la contessa di Provenza, la duchessa di Chartres e di Borbone, Luigi Augusto e Maria Antonietta e accanto a lei la principessa di Lamballe, sua amica del cuore, tanto pia quanto buffa, col naso a patata sotto un’acconciatura a grattacielo. - Angelo mio – la Delfina in apprensione le prese la mano - speriamo vada tutto bene… qui sono favorevoli all’opera italiana… Gluck si batte contro questa moda, utile solo ai virtuosismi dei cantanti… - Non c’è motivo di temere… - la tranquillizzò la Lamballe - dicono che si sia convertito a Gluck persino Jean Jacques Rousseau… - Mmmh, di filosofi e enciclopedisti non mi sono mai fidata… - Questa volta dovete farlo per sconfiggere Piccinni e la du Barry… -...

L'anima ed il corpo

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Sì trapassammo per sozza mistura de l'ombre e de la pioggia, a passi lenti, toccando un poco la vita futura; per ch'io dissi: «Maestro, esti tormenti crescerann'ei dopo la gran sentenza, o fier minori, o saran sì cocenti?». Ed elli a me: «Ritorna a tua scïenza, che vuol, quanto la cosa è più perfetta, più senta il bene, e così la doglienza. (Inf VI - 100,108) Libero circuito culturale, da e per l'Insubria, scrivici a insubriacritica@alice.it

Durand De la Penne e i "maiali" dimenticati

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II guerra mondiale I sei uomini d’oro dell’impresa di Alessandria di Augusto da San Buono Luigi Durand De la Penne è stato sicuramente uno dei più grandi eroi della Marina Militare durante la seconda guerra mondiale, ma anche un po’ malato di protagonismo, se andiamo a vedere tutti gli incarichi postbellici che ha ricoperto: Presidente della Lega Navale, Presidente della Federazione Nuoto, Presidente degli agenti marittimi, Presidente dei Gruppi Marinai d’Italia della Liguria, deputato nelle file della Democrazia Cristiana, poi dei liberali. Era anche un bell’uomo, brillante, compito, uno sportivo di razza, abile nuotatore, velista di primordine, era uno insomma che suscitava una corrente di empatia immediata, e questo ha favorito il suo percorso di uomo pubblico, si può dire fin dall’inizio, quando, al termine della prigionia in India, nel marzo 1945, presso la base navale di Taranto – alla presenza di Umberto di Savoia, Luogotenente del Regno, gli fu appuntata sul petto la medaglia d...

Galehaut il siniscalco

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Noi leggiavamo un giorno per diletto di Lancialotto come amor lo strinse; soli eravamo e sanza alcun sospetto. (Inf. V - 127,129) Libero circuito culturale, da e per l'Insubria. Scrivici a insubriacritica@alice.it

Italiæ Medievalis Historiæ

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Autori Vari Presentazione di Luca Molinini Edizioni Tabula fati , Chieti 2007[ ISBN-978-88-7475-132-7] Pagg. 80 - € 6,00 Armi, amori, eresia e spiritualità si rincorrono tra le pagine di Italiæ Medievalis Historiæ restituendo un’epoca diretta e senza compromessi. I racconti degli autori finalisti del premio letterario Philobiblon , organizzato dall’ Associazione Italia Medievale , ci trasportano in un tempo lontano, presentandone il quotidiano mistero con maestria. Il lettore che si avventurerà tra queste pagine avrà la possibilità di “leggere” il Medioevo nelle sue molteplici forme, dalle descrizioni attente e particolareggiate agli enigmatici personaggi, fino alle sfumature di quotidiana normalità colte all’interno dei più fantasiosi e romantici episodi delle leggende e della storia. ------------------------------------ Libero circuito culturale, da e per l'Insubria. Scrivici a insubriacritica@gmail.com

Ernesto Barba, figlio del sole

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di Augusto da San Buono Mi arriva il libro giusto per l’estate, “Ernesto Barba Figlio del Sole”, curato da Rosario Amodeo, Maurizio Nocera e Franco Pisanello, per le edizioni UM Gallipoli, 2007. Un libro bello che arricchisce la collana dei poeti del mare, anzi ne è un po’ il fiore all’occhiello, un libro che ci fa conoscere un personaggio straordinario: Ernesto Barba, fratello major del più celebre Eugenio, regista di fama mondiale, geniale direttore d’albergo, “il Fellini dell’industria Alberghiera”, lo definì la patinata rivista per uomini “Play Boy” per la sua fantasmagoria creativa, o il “salentino volante”, come lo definì “Capital” . Ma soprattutto era - e rimane - un poeta con l’ali, che siede sul tetto del mondo, che vuole stupire il mondo. Un assetato d’amore, di vita , ma anche pieno di solitudine, disperazione e morte, come capita sempre ai poeti di tutte le latitudini. “Vivere? Lo facciano per noi i nostri domestici”, dirà Villiers De L’Isle-Adam, che aspirava a rimanere n...

Una grave malattia: l'intolleranza

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Nel mio percorso di scrittrice mi sono spesso occupata di malattie mentali . Un problema che affligge circa il 4% della popolazione del nostro paese. Un male che per anni si è tentato di rendere invisibile, rinchiudendo i cosiddetti pazzi in strutture quali i manicomi ; fino alla legge Basaglia e all’apertura dei vari presidi, che hanno ridato dignità al malato. Purtroppo, non sempre le persone che si considerano normali dimostrano rispetto nei riguardi di chi, non per propria colpa, ha degli atteggiamenti diversi dai nostri. In pochi mesi mi sono capitati due casi piuttosto gravi che desidero rendere pubblici perché, solo informando si può smuovere l’attenzione delle persone che, per loro fortuna, non hanno direttamente a che fare con l’insanità mentale; ma alle quali non costa nulla tollerare e rendere più agevole il percorso di chi non è come noi. APPIANO GENTILE giugno 2007 Frequentavo abitualmente un negozio del mio paese, fino a quando è accaduto un fatto spiacevole: una matti...
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Cinema – 64 mostra internazionale d’arte cinematografica – di Bruna Alasia VENEZIA, I FILMS IN CONCORSO Nomi eccellenti per un compleanno speciale All’hotel Excelsior di Roma la presentazione della 64 mostra internazionale d’arte cinematografica prende il via con la proiezione di “Venezia 75”, numero delle sue edizioni, suggestivo film di montaggio del giornalista Antonello Sarno, panoramica seducente tra sogno e storia. Davide Croff, presidente della biennale, introduce sottolineando come oggi il cinema sia “positivamente al centro del dibattito – politico e culturale – del nostro paese. Importanti interventi legislativi sono in discussione e attuazione. Cineasti, intellettuali e giornalisti stanno dando vita sui media a riflessioni e richiami di grande tensione etica sull’intreccio fra cinema, cultura e società”. Marco Muller, direttore della mostra, sottolinea che ”mai come quest’anno la contemporaneità è la guerra”. E cita il film di Paul Haggis “ In the Valley of Elah” storia un m...

Cosa temere

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Temer si dee di sole quelle cose c'hanno potenza di fare altrui male; de l'altre no, che' non son paurose. (Inferno, II 88-90) Libero circuito culturale, da e per l'Insubria. Scrivici a insubriacritica@alice.it