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Visualizzazione dei post da luglio, 2007

Dominus vobiscum

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di Antonio V. Gelormini “Et cum spiritu tuo”. Era la corale risposta di un’assemblea di fedeli, che il latino non l’aveva mai studiato, ma che interagendo col celebrante faceva propri i passaggi significativi della messa. Acquisendo un patrimonio di espressioni e di vocaboli preziosi, anche fuori dal contesto prettamente liturgico. La disponibilità al recupero di un fascino del rito, promulgato da Giovanni XXIII nel 1962, quale aggiornamento di quello risalente a San Pio V e al Concilio di Trento, non va ascritto come una prova del tradizionalismo di Joseph Ratzinger . Al contrario, favorendo la libertà della scelta, il Papa intende evitare al massimo le controversie. Nel momento stesso che alleggerisce molte delle problematiche poco significative, che affliggono la Chiesa, dà prova, ancora una volta, di lucidità, saggezza e moderna elasticità mentale. Dal prossimo 14 settembre, festa dell’esaltazione della Santa Croce, secondo il Motu proprio di Benedetto XVI: “Summorum Pontificum”, ...
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I racconti di Versailles – 9 – di Bruna Alasia MARIA ANTONIETTA LA DIVA Racconto nono Parigi, Porta della Conferenza, 8 giugno 1773, ore 11.30: la prima carrozza, proveniente dalla strada di Versailles, sollevò grida di giubilo quando apparve. Un fremito scosse Brissac, governatore della città, Michodière, comandante della gendarmeria, Sartine, responsabile dell’ordine pubblico. L’orchestra iniziò ad accordare gli strumenti. Fu detto ai trombettieri di squillare. Nello stesso istante il cannone degli Invalidi sparò un colpo di saluto, così dall’Hotel de Ville, così dalla Bastiglia. Man mano le salve tuonavano, una nube di fumo offuscò il cielo terso. Lucide e nere, con il giglio dei borboni in oro, trainate da eleganti puledri, sei vetture entrarono in piazza. Dalla folla il mormorio sfociò in applauso e i parigini si spinsero verso il corteo ricacciati indietro dalla guardia a cavallo. - Non puoi stare qui! – urlò un gendarme a una venditrice ambulante. - Non sto vendendo niente! - Fa...

Von Stauffenberg e l'attentato a Hitler

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di Augusto da San Buono " E' ora che si faccia qualcosa. Ma colui che oserà agire deve rendersi conto che entrerà probabilmente nella storia tedesca con il marchio del traditore. Se tuttavia rinuncerà ad agire, si ritroverà ad essere un traditore davanti alla propria coscienza" (Col. Claus Schenk von Stauffenberg) In quell'estate del 1944, a mezzogiorno e quarantadue minuti del 20 luglio, il colonnello Claus von Stauffenberg avrebbe forse potuto dare una svolta alla seconda guerra mondiale, un diverso futuro immediato per le sorti della Germania, salvare qualche milione di vite umane, riscattare l'onore della sua patria. Intanto i soldati tedeschi, in piena disfatta, sognavano, ignari, più che mai Lala Anderson, la voce roca e dolente di Lilli Marlen che si diffondeva nell'etere, quella canzone che era un inno all'amore in tempo di guerra; Lilli timida ed erotica insieme, voce di inconsueta dolcezza, languida, nostalgica, tenera. "Vor del kaserme/ vor...

"Hannibal, le origini del male" di Thomas Harris

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HANNIBAL LECTER LE ORIGINI DEL MALE di Thomas Harris © 2007 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Milano Pag. 281 E', questo, il quinto libro della serie dedicata allo psichiatra cannibale Hannibal Lecter, nato dalla penna di Thomas Harris. Personaggio eclettico, affascinante, mostruoso eppure, a suo modo, attraente. L’ultimo libro della serie va a ritroso a ripescare quello che mai si è detto nei romanzi che lo hanno preceduto: perché Hannibal uccide? In questo romanzo Harris ripercorre le origini del mostro, prima che divenisse tale, presentandoci il piccolo Hannibal, figlio di una famiglia lituana che durante la seconda guerra mondiale è costretta a fuggire e a nascondersi. Hannibal ha una sorellina, Misha, e proprio loro due, resteranno i soli superstiti. Un gruppo di collaborazionisti distrugge tutto quello che trova sul suo cammino, derubando e uccidendo. Dopo aver fatto man bassa delle preziose opere d’arte contenute nel castello dei Lecter, arriva anche al nascondiglio della fam...
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Link consigliati – babyloncafe.eu servizio di Bruna Alasia Una redazione di creativi, una fata morgana BABYLONCAFE.EU, MERAVIGLIA ON LINE Poesia, narrativa, fumetti, web art, esperanto e altro ancora In una notte di novembre del 2006, mentre a Roma cadevano certi goccioloni, un gruppo di giovani discuteva in un pub della possibilità di creare un luogo permanente dove dibattere di letteratura e arte, in tante lingue compreso l’esperanto, attraverso le potenzialità insondate di internet. Ognuno aveva esperienza in campo editoriale per aver scritto articoli, pubblicato a proprie spese, lavorato con case editrici in Italia e all’estero. Il nome venne fuori all’unanimità, bellissimo e significativo: “Babylon café”, dalla celebre torre di Babele costruita per arrivare a Dio. L’episodio della Genesi , secondo cui l’Altissimo portò scompiglio tra gli uomini facendoli parlare lingue diverse, letto come spiegazione mitologica delle differenze: Babele non era peccato e l’arte può abbattere bar...

Fiat 500, star tra due millenni

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di Antonio V. Gelormini Il suo arrivo, sulle strade di un’Italia che si apprestava a vivere il boom economico dei famosi anni ’60, fu come l’irrompere sul parterre di Sanremo , all’epoca di Nilla Pizzi , Luciano Taioli e Gino Latilla, della carica entusiasta e rivoluzionaria di Domenico Modugno. Ed è stato ancora la voce dell’italiano più cantato nel mondo a salutare, a Torino, il ritorno atteso della Nuova 500 . Certo la 500 non poteva “Volare”, ma tra un mix di passato, ricordi e futuro è proprio da uno dei paesi più moderni, la Nuova Zelanda, che ci viene rimandato il legame senza tempo tra due amori tipicamente italiani, come il cantante di Polignano a Mare e l’auto cult diventata un’icona. La “Bambina”, la chiamarono laggiù. Ispirando tenerezza e simpatia che la resero popolare, poi, fino in Australia. Le note di “Ciao ciao bambina”, il motivo che la lanciò nel paese dei kiwi, l’hanno salutata nel fantasmagorico scenario preparato sulle rive del Po, per un evento volto a sottolin...
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Film – Terapia Roosevelt – la recensione di Bruna Alasia TERAPIA ROOSEVELT Regia di Vittorio Muscia. Con Giampiero Ingrassia, Barbara Tabita, Antonio Salines, Gianfranco Barra, Raffaele Pisu, Mario Maranzana, Adriana Russo, Ruta Marina, Mirko Bruno, Adriano Giraldi. Commedia intelligente, ironica e divertente, “Terapia Roosevelt”, italianissimo film d’esordio, riecheggia in alcune scene surreali le atmosfere del grande Bunuel, trasmettendo un messaggio di contenuto: niente panico, nessuno è inferiore. Lo fa attraverso una storia gustosa nella quale ci si può identificare: Sandro, un giornalista televisivo, non riesce a vincere la propria timidezza ed evita per questo di apparire in video. Un giorno il suo direttore gli chiede di sostituire un collega e di intervistare in diretta un uomo politico importante. Annientato dall’ansia Sandro si rivolge ad un eccentrico psicoterapeuta che cercherà di aiutarlo usando il metodo dell’ex Presidente USA Theodore Roosevelt, che consiste nell’immag...

Giorgio Caproni. Corpo a corpo con Dio.

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di Augusto da San Buono La prima volta che vidi Giorgio Caproni fu circa vent’anni fa, a Roma (“enfasi e orina… Non è il mio ambiente, manca il paesaggio industriale a me tanto caro, manca il porto, mancano le navi”), in via Vitellia, strada che costeggia le mura di Villa Pamphili. Il poeta livornese (“Livorno è l’infanzia e Annina, mia madre… Quando lei passava, Livorno odorava d’aria e di barche”), ma lungamente vissuto a Genova (“Genova sono io, ogni pietra di Genova è legata alla mia storia d’uomo”) era un vecchietto, alto, magrissimo, dal viso affilato, severo, sofferente, più che ieratico, che camminava incerto, come smarrito, trascinandosi dietro l’ombra della disperazione e dell’esilio (“Hanno bruciato tutto./La chiesa. La scuola./Il Municipio. Tutto. /Anche l’erba”).   Io non sapevo chi fosse. Fu mia zia Rina, che faceva la portiera al “Casermone”, - antico agglomerato di case di due piani, ex caserma al tempo risorgimentale della Repubblica Romana, nonché “stalla d...