14 dicembre 2020

Gabrielle Zevin – La misura della felicità – a cura di Marcello Sgarbi

 


Gabrielle Zevin –
La misura della felicità(Edizioni Nord)

Collana: Narrativa Nord

Pagine: 320

Formato: Cartonato con sovraccoperta

ISBN: 9788842923497

Leggendo questo romanzo, la prima sensazione che ho provato è la stessa che mi ha colpito attraverso le pagine di Come un romanzo, di Daniel Pennac: l’amore per i libri. Nel caso dello scrittore francese di origine italiana si trattava di un saggio, scritto per l’appunto “come un romanzo”. Qui l’autrice è una sceneggiatrice americana e il taglio è cinematografico, tanto che un giorno non mi stupirebbe sapere che ne è stato tratto un film. La passione che trasmette verso il piacere della lettura, però, ha la stessa intensità.

A.J. Fikry, libraio egocentrico e irascibile perché duramente provato dalla vita, scopre nella sua libreria Maya, una bimba di due anni abbandonata lì dalla madre. Dopo un iniziale sconcerto lui – mai stato padre – si trova ad accudirla, e attraverso la piccola ritrova non solo l’amore per il suo mestiere, ma anche la capacità di innamorarsi di nuovo.

Curioso e coinvolgente, con un intreccio narrativo in crescendo ricco di colpi di scena, cattura l’attenzione del lettore e lo trascina nel racconto fino alla fine, mostrandogli le cose più che fargliele immaginare. Autentico inno al potere salvifico della lettura e all’amore in senso lato, fa parte a buon titolo dei libri che riconciliano con la vita.

Bisogna incontrare le storie al momento giusto. Ricorda, Maya: le cose che ci colpiscono a vent’anni non sono necessariamente le stesse che ci colpiscono a quaranta, e viceversa. Questo è vero nei libri e anche nella vita.

Una volta che t’importa di qualcosa, comincia a importarti di tutto.

Non c’entra molto con la scrittura, però… un giorno, potresti prendere in considerazione l’idea di sposarti. Scegli qualcuno convinto che tu sia l’unica persona nella stanza.

Che differenza c’è tra un libro e l’altro? Sono diversi perché lo sono, decide. Bisogna leggerne molti, bisogna crederci, bisogna accettare che ti deludano, perché qualcuno, di tanto in tanto, ti possa entusiasmare.

Non siamo le cose che raccogliamo, che acquisiamo, che leggiamo. Per tutto il tempo che passiamo qui sulla Terra, siamo solo amore. Le cose che abbiamo amato. Le persone che abbiamo amato. E tutto ciò… penso che tutto ciò continui a vivere.

© Marcello Sgarbi

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono moderati e controllati quotidianamente.
Tutte le opinioni sono benvenute. E' gradita la pacatezza.

51a Edizione Ravenna, 3-13 maggio 2024

                                                  51 a Edizione Ravenna, 3 -13 maggio 2024   Una panoramica geografica sul jazz, dagl...