19 marzo 2020

“I progetti vivono, non tramontano” Sinfonia per San Salvi Variazioni per musica e parole – “Litania per Piombino” Roberto Mosi con Nicoletta Manetti e Gordiano Lupi



I progetti vivono, non tramontano”

Sinfonia per San Salvi
Variazioni per musica e parole – “Litania per Piombino”
Roberto Mosi con Nicoletta Manetti e Gordiano Lupi

Momenti difficili, surreali quelli che stiamo vivendo in questo periodo nel quale il virus infierisce, siamo presi dall’angoscia, il nostro pensiero sempre vicino alle persone colpite dall’epidemia e ai cittadini impegnati, per il loro lavoro, a combattere i morsi di questo flagello. In questo spazio sospeso di tempo fra uno ieri che sembra lontanissimo e un domani difficile da immaginare, un versante particolare, piccolo in sé ma degno di attenzione, è quello dei progetti e delle manifestazioni culturali, nelle loro diverse declinazioni espressive, già programmate che sono state bloccate e rinviate a un tempo, sembra, lontano, indefinito.
Fra questi possiamo porre la presentazione programmata a breve di un libro appena uscito, fresco di stampa come si dice, di un genere composito – poesia, racconto, fotografia, musica e altro - che ha visto il concorso di più autori. Si tratta della pubblicazione “SINFONIA PER SAN SALVI. Variazioni per parole e musica. “Litania su Piombino”, scritta da Roberto Mosi, poeta e fotografo, con il concorso della scrittrice Nicoletta Manetti e dell’editore e scrittore Gordiano Lupi, che in questa circostanza, per l’amore della sua terra, indossa la veste del poeta. È pubblicata da Il Foglio, una valorosa casa editrice di Piombino, città periferica, situata in una posizione meravigliosa sul mare.
  Il libro è dedicato a Carmelo Pellicanò, ultimo direttore dell’ospedale psichiatrico di Firenze, ed è illustrato da una serie di fotografie in bianco e nero che ritraggono alcuni edifici della vecchia struttura ospedaliera fiorentina. Al centro dell’opera la storia e le memorie di un non-luogo particolare, il parco di San Salvi. Ci si avvicina al mondo della follia, alle memorie di questo luogo segnato dalla storia, al tentativo di riannodare fili di speranza, non con la sola parola, ma con una pluralità di strumenti espressivi, sostenuti dal ritmo, dal suono, da notazioni timbriche. La poesia, le parole dei racconti, la scansione delle immagini fotografiche, il canto, l’arte coreutica giocano con le forme del mondo della musica. È abbandonata la consueta fisionomia del libro, orientata in una sola direzione, per seguire il movimento delle composizioni musicali in andamenti plurali, ascendenti e discendenti.
I quattro tempi della Sinfonia per San Salvi sono dedicati a quattro visioni della “Terra” – Desolata, Follia, Liberata, Riconquistata – e alternano ricostruzioni di vicende individuali e di comunità umane. Seguire questi percorsi può dare come un senso di libertà nel passaggio da uno strumento espressivo all’altro; nel passaggio del testimone fra un autore e l’altro, come avviene nella presente esperienza compositiva, con l’intervento di Nicoletta Manetti, padrona di una capacità nel racconto che incanta e con quello di Gordiano Lupi che propone, da poeta questa volta, la commovente Litania su Piombino, testimonianza di un amore appassionato per la sua straordinaria città di mare.
Libertà poi di aprire nel testo della Sinfonia per San Salvi, sempre nuovi orizzonti (“Terra Desolata, 1° tempo), in luoghi diversi, dal paesaggio cupo della Londra dopo la prima guerra mondiale, tratteggiato da T. S. Eliot, all’atmosfera frenetica di Firenze, invasa dai piccoli commerci e dal turismo di massa, alla desolazione degli altoforni spenti di Piombino.
Per passare poi (”Terra Follia”, 2° tempo) nel precipizio della disperazione, nella memoria di quello che è stata la cura “istituzionale” della follia, nell’ex-manicomio di San Salvi, alla periferia di Firenze.
In questo muoversi alla ricerca di altri orizzonti, vi è il tentativo di guardare al nostro mondo con uno sguardo diverso (“Terra Liberata”, 3° tempo), in consonanza con la ricerca di un futuro migliore.
Vi è infine (“Terra Riconquistata”, 4° tempo) l’aprirsi del paesaggio marino, la ricerca con la mente e con il corpo, dell’aria del mare, simbolo di speranza nella Sinfonia, di riconquista di un diverso destino. Il movimento “Finale” va in scena, appunto, in un luogo sul mare, fra i più belli che è dato conoscere, piazza Bovio, a Piombino, uno spazio proteso sulle onde, che suscita nostalgia di lontananze, desiderio d’infinto. Su questo palcoscenico si congiungono le trame della narrazione, in un incontro di temi, linguaggi, forme espressive musicali, coreografiche, poetiche, quasi a voler rompere in maniera definitiva i confini della parola scritta.

In questi giorni di confino obbligato nelle nostre case, il lavoro per la presentazione della “Sinfonia per San Salvi”, prevedibilmente, al momento, in una biblioteca fiorentina o in un caffè letterario o in un museo, va avanti, con “incontri” telefonici, via Skype, email, ecc. Roberto e Nicoletta hanno provato più volte la lettura di parti essenziali dei quattro Tempi della Sinfonia: è pronto un primo canovaccio, con un tempo lettura cronometrato di circa 55 minuti …
È decisa la scelta delle immagini fotografiche che saranno proiettate, per un verso dedicate all’edificio delle “Agitate” dell’Ospedale Psichiatrico, per l’altro, a piazza Bovio aperta sul mare, a Piombino, dove nell’intreccio dei fili della speranza, si compie l’ultimo tempo della Sinfonia. Per questo è già pronto un video trailer – in progress- dell’opera e delle sue immagini fotografiche (vedi: https://www.youtube.com/watch?v=auVpkFhoSzw) come è accessibile il video sulla composizione poetica “Litania per Piombino” di Gordiano Lupi (vedi: https://www.youtube.com/watch?v=TKX777M9Wf4) .
Per il nostro lavoro è poi di rilievo la parte musicale, per i quattro Tempi: i primi orientamenti sono per citazioni da: “Carmina Burana”, “Gimnopodie” n°1 di Erik Satie, “Ti regalerò una rosa” di Simone Cristicchi, l’aria “Cielo e mare” dalla “Gioconda” di Amilcare Ponchielli. Un passaggio da sottolineare, infine, per la parte finale della “Sinfonia”, ambientata in piazza Bovio, sarà la partecipazione di un baritono che canterà l’aria “Pescatore affonda l’esca”, dalla Gioconda, e quella di una danzatrice che interpreterà una scena da “Musica Follia di Antonio Vivaldi.
Il sogno, speriamo a portata di mano è quello di mandare presto in scena a Firenze la presentazione della “Sinfonia a San Salvi”, nella veste ricca di forme e di lingue, ora illustrata; il sogno più lontano, forse impossibile, è quello di dar vita alla “Sinfonia”, nel contesto meraviglioso di piazza Bovio, a Piombino, nel paesaggio “infinito” di terra e di mare.



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