21 ottobre 2019

DéVoilées di Alessandro Vasapolli a cura di Marco Salvario

DéVoilées di Alessandro Vasapolli
Libreria Bodoni / Spazio B - Via Carlo Alberto 41 - Torino
Presentazione di Valerio Consonni
a cura di Marco Salvario



L’8 ottobre 2019, nel gradevole spazio messo a disposizione dalla Libreria Bodoni, ho assistito alla presentazione vivace e convincente delle opere di Alessandro Vasapolli, conoscendo personalmente il trentenne fotografo; “fotografo” è un termine riduttivo per un artista che ha nel suo ricco bagaglio esperienze diverse e sa allestire una raffinata scenografia fatta di sfondi, che egli stesso dipinge, e di veli sottili che creano situazioni oniriche, nordiche più che mediterranee, in una nebbia sfumata che avvolge le sue modelle in una dimensione temporale più che spaziale, metafisica più che fisica.
Siamo di fronte alle opere di un creatore che riesce, come solo i grandi artisti sanno fare, a nascondere nell’apparente semplicità delle immagini un lavoro di ricerca e di elaborazione quasi maniacale, dando la dimostrazione che una fotografia, opportunamente preparata e gestita, può distaccarsi dalla fredda perfezione dell’immagine catturata da un obiettivo per andare verso il calore della pittura, in emozionante confronto che sa raccogliere il meglio delle due arti.
Torinese e soprattutto cittadino del mondo, il nostro affianca alla ottima tecnica un istinto da cui si lascia guidare con fiducia, un’innata capacità a sapere sempre cosa si debba fare prima che del perché lo si debba fare; questo gli fa vivere e condividere la bellezza delle proprie realizzazioni con lo spettatore, senza mostrare l’assillo, che purtroppo molti giovani creativi hanno, di spiegare i messaggi dei propri lavori, forse perché consapevoli che essi non sono in grado di spiegarsi da soli.
L’artista ha creato propri algoritmi di elaborazione, parlare di filtri è riduttivo e inesatto, con i quali le sue fotografie cambiano atmosfera, diventano meno riproduzione esatta e più sogno ed evocazione; escono, come ho già detto, da un’esattezza troppo scientifica, per rientrare pienamente nell’arte.




Alla Libreria Bodoni Vasapolli presentava DéVoilées, una raccolta delle fotografie che, in grande scala, sono state esposte in importanti gallerie europee. Il soggetto è sempre lo stesso e sempre nuovo, ripreso di spalle, senza malizia ma con soffusa e pulita sensualità. La modella è sempre la stessa, però l’artista si è avvalso della bravura di Franco Curletto, le cui pettinature sono in grado di cambiare completamente la natura e la personalità di una donna; confesso che davanti alla rivelazione che le foto presentate fossero tutte della stessa modella dal corpo esile e longilineo, i miei occhi hanno avuto bisogno di molto tempo per lasciarsi convincere. Va bene che la ragazza era ritratta di spalle, però l’acconciatura dei capelli era di tale estro da imporsi su ogni altra caratteristica fisica.
Intrigante la scelta di questa impostazione iniziale: tutte le pose sono riprese di schiena, quasi un negarsi o difendersi, o semplicemente essere in una condizione di lontananza apparentemente incolmabile; una donna studiata nella propria condizione di mistero, di fata dei boschi, di ninfa, di angelo, di fragile spirito senza corpo.
E così ogni fotografia diventa l’occasione per un viaggio nei pensieri, nei propri sogni.


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