DéVoilées
di Alessandro Vasapolli
Libreria
Bodoni / Spazio B - Via Carlo Alberto 41 - Torino
Presentazione
di Valerio Consonni
a
cura di Marco Salvario
L’8
ottobre 2019, nel gradevole spazio messo a disposizione dalla
Libreria Bodoni, ho assistito alla presentazione vivace e convincente
delle opere di Alessandro Vasapolli, conoscendo personalmente il
trentenne fotografo; “fotografo” è un termine riduttivo per un
artista che ha nel suo ricco bagaglio esperienze diverse e sa
allestire una raffinata scenografia fatta di sfondi, che egli stesso
dipinge, e di veli sottili che creano situazioni oniriche, nordiche
più che mediterranee, in una nebbia sfumata che avvolge le sue
modelle in una dimensione temporale più che spaziale, metafisica più
che fisica.
Siamo
di fronte alle opere di un creatore che riesce, come solo i grandi
artisti sanno fare, a nascondere nell’apparente semplicità delle
immagini un lavoro di ricerca e di elaborazione quasi maniacale,
dando la dimostrazione che una fotografia, opportunamente preparata e
gestita, può distaccarsi dalla fredda perfezione dell’immagine
catturata da un obiettivo per andare verso il calore della pittura,
in emozionante confronto che sa raccogliere il meglio delle due arti.
Torinese
e soprattutto cittadino del mondo, il nostro affianca alla ottima
tecnica un istinto da cui si lascia guidare con fiducia, un’innata
capacità a sapere sempre cosa si debba fare prima che del perché lo
si debba fare; questo gli fa vivere e condividere la bellezza delle
proprie realizzazioni con lo spettatore, senza mostrare l’assillo,
che purtroppo molti giovani creativi hanno, di spiegare i messaggi
dei propri lavori, forse perché consapevoli che essi non sono in
grado di spiegarsi da soli.
L’artista
ha creato propri algoritmi di elaborazione, parlare di filtri è
riduttivo e inesatto, con i quali le sue fotografie cambiano
atmosfera, diventano meno riproduzione esatta e più sogno ed
evocazione; escono, come ho già detto, da un’esattezza troppo
scientifica, per rientrare pienamente nell’arte.
Alla
Libreria Bodoni Vasapolli presentava DéVoilées, una raccolta delle
fotografie che, in grande scala, sono state esposte in importanti
gallerie europee. Il soggetto è sempre lo stesso e sempre nuovo,
ripreso di spalle, senza malizia ma con soffusa e pulita sensualità.
La modella è sempre la stessa, però l’artista si è avvalso della
bravura di Franco Curletto, le cui pettinature sono in grado di
cambiare completamente la natura e la personalità di una donna;
confesso che davanti alla rivelazione che le foto presentate fossero
tutte della stessa modella dal corpo esile e longilineo, i miei occhi
hanno avuto bisogno di molto tempo per lasciarsi convincere. Va bene
che la ragazza era ritratta di spalle, però l’acconciatura dei
capelli era di tale estro da imporsi su ogni altra caratteristica
fisica.
Intrigante
la scelta di questa impostazione iniziale: tutte le pose sono riprese
di schiena, quasi un negarsi o difendersi, o semplicemente essere in
una condizione di lontananza apparentemente incolmabile; una donna
studiata nella propria condizione di mistero, di fata dei boschi, di
ninfa, di angelo, di fragile spirito senza corpo.
E
così ogni fotografia diventa l’occasione per un viaggio nei
pensieri, nei propri sogni.
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