29 maggio 2019

Rosso oscuro, scurissimo, quasi nero

Rosso oscuro, scurissimo, quasi nero.

Le parole servono a poco, dirà qualcuno. Grosso errore, perché le parole hanno il potere più grande: quello di entrare nella mente e di cambiare il mondo. Si pensi ai libri che hanno fatto la storia degli uomini. Che altro sono la Bibbia, lo stesso Capitale se non un insieme di parole che diventa sacro per chi, leggendoli, ne viene ad essere affatturato, riempito, come posseduto e dalla magia di quelle parole diventa adepto, innamorato o, addirittura, ossessionato. La parola è la ragione umana che si fa strada nelle tenebre dell'inconscio, i sentimenti ancestrali che governano gli uomini e il mondo.
Quasi 2500 anni fa, un uomo che di potere, di governo e di uomini se ne intendeva parecchio, dopo  aver compiuto l'impresa più grande che la storia ricordasse sin ad allora, ebbe a dire che: "la paura governa il mondo". Quell'uomo era Alessandro Magno ed allora come ora mi sembra evidente che il governo della paura, e chi di questa paura è diventato impresario, si stia facendo strada nel nostro Paese. Non è il nero del fascismo ma il grigio della paura vigliacca. Ricordate che il fascio nacque rosso poi divenne nero. Non confondiamo una farsa con una tragedia.

(c) Angelo Ivan Leone

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