- Doppia morale e doppia lealtà
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- La grandezza della filosofia sta anche in quelle piccole cose che, magari, in pochi conoscono. Uno degli autori, a mio parere, più sottovalutati dalla nostra programmazione filosofica è l'italianissimo Nicolò Macchiavelli. Uomo titanico, politologo e finissimo psicologo, viene studiato più in letteratura che in filosofia. Al torto di vederlo studiato più da letterato che da filosofo cerco di sopperire dando al pensatore il suo giusto spazio e ricordando quanto sia attuale il suo pensiero e il suo libro:"Il Principe". Del "Principe" sono solito ricordare, che è stato un libro che ha avuto la prefazione di tre uomini politici italiani, nell'ordine questi sono: Benito Mussolini, Bettino Craxi e Silvio Berlusconi. Ergo il "Principe" ha avuto il cercare una spiegazione tramite la prefazione di tre degli uomini più importanti dell'Italia del '900. Proprio nella prefazione di Craxi c'è un passaggio dove il capo del PSI, Presidente del Consiglio di uno dei governi più lunghi della I Repubblica, scopre il segreto di Macchiavelli che ha svelato come esista una "doppia morale": una per i governanti-potenti e l'altra per i governati-umili. Un capolavoro, avrebbe scritto l'immortale Leonardo Sciascia.
- (c) Angelo Ivan Leone
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Impossibile collocare Macchiavelli, come tutti i grandi maestri del pensiero, in una sola disciplina.
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