07 marzo 2018

Lady Mafia, il fumetto cult ideato da Pietro Favorito, è ora anche un romanzo noir.


Lady Mafia: da fumetto a romanzo nel giorno dedicato a tutte le donne.

Lady Mafia, il fumetto cult ideato da Pietro Favorito, è ora anche un romanzo noir.

“C’è chi piange. Chi si dispera. Chi si rassegna. E chi impazzisce. Io uccido!”, dice Veronica De Donato nelle prime pagine di Lady Mafia. E il lettore immediatamente intuisce che quelle non sono parole al vento. Ritmo incalzante e atmosfere pulp sono quindi gli ingredienti di questo libro avvincente, pronto a far discutere e a dividere, come è nel destino di ogni cosa che induca a pensare.
Paragonata per i suoi intrighi diabolici a Lady Macbeth, Lady Mafia trae forza da un intreccio fitto come la rete di intercettazioni e ricatti, rapimenti e agguati, che tengono il lettore incollato alle pagine. Ma dietro la sua facciata da narrativa di consumo, gli inseguimenti hollywoodiani, i tradimenti e i ripetuti colpi di scena nascondono in verità un messaggio di denuncia, oltre che un intento impegnato: far luce sulla pervasività della Mafia, una piaga terribile capace di estendere i propri tentacoli dappertutto. In ogni città. In ogni posto. Anche laddove la Mafia viene combattuta. E oltre il luogo comune che questo male sia un fenomeno riguardante soltanto il sud.

Benvenuti dunque nel primo romanzo di Pietro Favorito, un romanzo che la Cuore Noir Edizioni lancia nel mercato librario nazionale a partire dall’8 marzo del 2018 e che ha per protagonista perlappunto una donna, Veronica De Donato. Ma l’uscita nel giorno della festa delle donne non è assolutamente casuale, come spiegato infatti dall’autore: “Ho voluto che Lady Mafia uscisse l’otto marzo perché il mio romanzo è spudoratamente dalla parte delle donne, come del resto il fumetto a cui il romanzo stesso è ispirato. Una donna uccisa ogni due giorni dall’uomo che dice di amarla, il numero crescente di donne quotidianamente vittime di violenza, sono dati che fanno sanguinare occhi ed orecchie.” Ecco allora che Lady Mafia non è soltanto un personaggio difficile e controverso, in certi momenti persino ripugnante, ma anche e soprattutto un grido di protesta, attraverso il quale sottolineare la drammaticità delle vite e l’angoscia di chi non può sentirsi tutelato da leggi troppo indulgenti ed è costretto ad affrontare battaglie che da solo non può vincere.

Il personaggio Lady Mafia dunque sembra essere il risultato finale di un esperimento surreale e realistico al tempo stesso, che trasforma una ragazza tormentata in un killer spietato. Dilaniata dall'assassinio della sua famiglia e dalle violenze subite, Lady Mafia smarrisce la dritta via per seguire quella della violenza, e in un lucido squilibrio mentale finisce con il personificare il bene e il male, l'uomo e la donna, l'egoismo e la generosità, la vittima e il carnefice. Il fatto, poi, che la protagonista di questa storia sia una donna inevitabilmente accende i riflettori su un’altra problematica legato al mondo della criminalità organizzata, ovvero come sta cambiando il ruolo delle donne all’interno della mafia.

Favorito con questo romanzo si candida a diventare uno tra i migliori autori italiani di noir, anche perché le sue pubblicazioni hanno già respiro internazionale, visto che la sua Lady Mafia, nella versione a fumetti, è stata tradotta in inglese ed in commercio in tutto il mondo grazie alla piattaforma leader nel settore: Comixology. Un maestro nel creare personaggi complessi e tremendamente introspettivi, Favorito tiene sempre alta la tensione e costruisce meccanismi narrativi che portano alla luce il peggio che alberga in tutti gli esseri umani  e che fanno aumentare la rabbia di chi legge verso ogni sistema corrotto e chi quel sistema lo corrompe. Accade quindi che Veronica De Donato personifichi il male, il marcio che consuma e distrugge non solo lei in prima persona, ma anche tutti quelli che le sono intorno. Difficile quindi dire se il lettore possa affezionarsi o meno al suo personaggio e condividerne le scelte, ma senza ombra di dubbio si renderà conto che se le istituzioni non vigilano, purtroppo, al male, c’è il grande pericolo che si possa rispondere con il male.

Senza svelare nodi e snodi della storia, che armonizza elementi tra loro molto diversi, come l’odio e l’amore, la rabbia e il perdono, il lato oscuro del cuore contrapposta a una mente lucida e criminale, possiamo dire che Veronica De Donato è un donna tormentata e dalle mille personalità, un personaggio  in grado di suscitare negli altri soltanto sentimenti forti, sentimenti, forse, persino peggiori di quelli che le straziano il cuore.

“C’è chi piange. Chi si dispera. Chi si rassegna. E chi impazzisce. Io uccido!” dice Veronica De Donato nelle prime pagine di Lady Mafia. Ma a pronunciare queste parole è una donna già morta dentro e che ha consegnato la sua anima al diavolo. E allora, proviamo a seguire il consiglio che l’editor  Andrea Corona ci dà nella prefazione del romanzo e allacciamo le cinture, perché il viaggio di Lady Mafia sta per iniziare. E Veronica De Donato è una che va veloce e che quando decide di partire non si prende il disturbo di avvisare i passeggeri.

Trama: Ossessionata dalla vendetta, Veronica De Donato fa ritorno a Foggia, sua città natia, per unirsi ai vertici della mala locale sotto falso nome. Il suo unico scopo è quello di trovare ed eliminare i mandanti e gli esecutori del brutale assassinio di mafia che la rese orfana dieci anni prima, nonché di diventare il boss più potente della Capitanata.

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