30 gennaio 2018

STORIA PROIBITA DI UNA GEISHA – una storia vera di Mineko Iwasaki recensito da Miriam Ballerini

 STORIA PROIBITA DI UNA GEISHA – una storia vera
di Mineko Iwasaki con Rande Brown

©2018 Newton compton editori  € 5,90  Pag. 316
ISBN 978-88-227-0077-3

Questo romanzo è la storia della vera geisha che ha ispirato “Memorie di una geisha”.
Con l’aiuto della scrittrice americana Rande Brown, Mineko ha potuto scrivere quanto le è accaduto.
Come sempre, gli occidentali, fanno confusione su cosa siano davvero le geisha. Quasi tutti pensano siano donne succubi che accettano di intrattenere i propri clienti soddisfacendo ogni desiderio.
In realtà sono donne che, fin da piccole, vengono istruite per apprendere antichi passi di danza, per imparare a suonare gli strumenti della tradizione e saper proporre quel cerimoniale rigido e severo che le rende maestre di etichetta, eleganza e cultura.
La nostra protagonista è di Kioto e nasce nel 1949 in una famiglia dove già sono nati quattro fratelli e tre sorelle. Sorelle delle quali non sa nemmeno l’esistenza. I suoi genitori la chiamano Masako.
All’età di cinque anni viene allontanata dalla famiglia e, dopo poco tempo, adottata dalla direttrice dell’okiya (casa di geisha), per farne la sua erede. Qui ritroverà una delle sue sorelle sconosciute.
Le viene cambiato il nome, diventando Mineko e, di cognome, Iwasaki, il nome della famiglia proprietaria della okiya.
Da quel momento la sua vita è solo duro impegno e lavoro, per imparare tutte quelle arti che faranno di lei la geisha più corteggiata e famosa del Giappone.
Attraverso le sue pagine, nelle quali sono riportati anche i vari termini che indicano i gradi ottenuti da queste ragazze, oltre che i quartieri di Kioto e le usanze; scopriamo un mondo che è assolutamente diverso dal nostro. Dove sapori, odori, suoni, ci trasportano come su di un altro pianeta.
Mineko ottiene tantissimi successi, ma sovente ha dovuto subire delusioni, invidie, cattiverie.
Quando muore la madre adottiva, la direttrice, lei diventa l’erede dell’okiya.
Per un po’ ne porta avanti il lavoro, poi tenta altre strade per fare fruttare il commercio. Crescere, educare e vestire una geisha ha prezzi esorbitanti. Ogni kimono, trucco, ventaglio, hanno veramente costi molto alti, certo, ripagati dalle tante serate che vedono impegnate le geisha, che guadagnano anche duemila, tremila dollari per incontro.
Ci parla del suo primo amore e, quindi, della decisione, a ventinove anni, di sposarsi e lasciare quel mondo per il quale ha lavorato tantissimo, dando tutto di sé.

© Miriam Ballerini

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