19 dicembre 2012

Paratissima c'est moi - 2012 prima parte


PARATISSIMA C’EST MOI - 2012 di Marco Salvario

 
Messa in dubbio da giornalisti malevoli, frenata dalla burocrazia, limitata nel budget, vagabonda verso nuove collocazioni, alla fine Paratissima 8 si è svolta e, a mio giudizio, si è rivelata una splendida edizione. L’organizzazione è stata degna di elogio, immaginando che battaglia sia preparare e gestire un evento artistico così articolato e complesso.
Con 100.000 visitatori, le stime sono comunque opinabili, Paratissima non ha risentito della concorrenza di tante altre manifestazione più celebrate e sponsorizzate che si sono svolte a Torino nello stesso periodo o, se ne ha risentito, ne ha risentito in bene: quest’anno, meglio che in passato, ha saputo presentare personaggi e realtà affermate che coraggiosamente si sono confrontati con una marea di giovani (soprattutto di cuore) coraggiosi e sgomitanti.  Nella crisi che colpisce il mondo dell’arte ancora più crudelmente delle altre realtà, quasi settecento artisti sono un movimento che si deve prendere tremendamente sul serio.
Non parlerò che per qualche accenno di qualcuna delle molte iniziative che, dal 7 all’11 novembre 2012, hanno affiancato il nocciolo principale di “Paratissima 8 /C’EST MOI”. Su “MOI” si basa il gioco di parole che richiama la sigla dei “Mercati Ortofrutticoli all’Ingrosso”, un tempo al quartiere Lingotto (se preferite Borgata Filadelfia), e da anni spostati altrove per ragioni logistiche e per dare spazio al villaggio atleti delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006: l’area, dopo quel magico momento, è stata utilizzata in non più di un paio di veloci occasioni.
Un commento a parte avrebbe meritato Paratissima Design, rimasta nel quartiere di San Salvario e con due locazioni molto interessanti nella Stazione Ferroviaria di Porta Nuova, ma non avendo avuto tempo che per una velocissima visione, lascio a chi fosse interessato di trovarne altrove una recensione.

Nota:
In questo mio articolo citerò solo gli artisti e le opere che mi hanno sorpreso e colpito più favorevolmente.
Come per le edizioni precedenti che ho commentato, preciso che il mio giudizio è esclusivamente personale. Se qualche artista è deluso e ritiene che io abbia, per mia colpa e meschina cecità, ignorato il genio delle sue creazioni, si consoli pensando che la quantità dell’offerta era tale che, semplicemente, posso non avere parlato di lui solo perché non sono transitato dove lui esponeva.

Autori scelti (in ordine assolutamente casuale):
Laliluna - Vladimiro Lunardon

 

 

Vladimiro Lunardon, alias Laliluna, è un pittore autodidatta le cui immagini sanno suggerire e richiamare atmosfere orientali, fiabesche o bibliche. Vuole (e ci riesce) staccarsi dalla materia arida e grigia, che ci circonda e soffoca, per trasportarsi a un livello spirituale ritrovato. La sorprendente capacità evocativa, il tratto semplice ed elegante, la capacità di utilizzare i colori con efficacia oppure di farne completamente a meno con uguale forza espressiva, meravigliano e attirano.
Mi verrebbe da immaginare Laliluna mentre affresca una chiesa o un tempio sacro, ma attenzione: dietro al suo stile controllato e composto, l’autore riesce spesso a lanciare allusioni e sberleffi, facendosi beffe dello spettatore e della propria stessa arte. Ecco: potrebbe trovare la sua realizzazione ideale negli affreschi di una nuova moderna Pompei. Un personaggio da seguire e da capire. Dove stai andando Laliluna, cosa stai ricercando?

continua...

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