14 dicembre 2012

Libri: "La stanza buia" di Leonard Cline


     Sulle alture che delimitano il corso dell’Hudson, nei dintorni di New York, sorge l’antica dimora di Mordance Hall. Strani personaggi vi abitano: Richard Pride, un aristocratico settantenne, la moglie Miriam, avida lettrice di Baudelaire e appassionata di astrologia, Janet, la giovane figlia irrequieta, Wilfred Hough, lo stralunato segretario, due serve adepte del vudù e Tod, il sinistro cane da guardia.
È in questa cornice decadente che appare all’improvviso il musicista trentenne Oscar Fitzalan, incaricato di assistere il padrone di casa nelle sue misteriose ricerche. Pride, difatti, è convinto che con l’aiuto della musica e di altri stimoli psico-sensoriali sia possibile far riemergere dalla “stanza buia” della memoria tutti i ricordi e i singoli momenti dell’esistenza di un individuo. Egli, inoltre, ha raccolto in un archivio labirintico un’immensa documentazione sui vari momenti del proprio passato. Oscar verrà coinvolto ben presto in un’ambigua relazione sentimentale con Janet e Miriam e nella rete di intrighi che lega l’uno all’altro gli abitanti di Mordance Hall. Quanto a Pride, la sua ricerca, dopo averlo portato alla scoperta della cosiddetta memoria ancestrale, lo condurrà alla sua completa degradazione e autodistruzione.

Con un ovvio riferimento a Poe e con una scrittura caratterizzata dall’uso frequente di preziosismi e arcaismi lessicali, Leonard Cline (1893-1929) sfrutta molti dei cliché e delle situazioni del romanzo gotico, ambientando questo genere letterario nell’America degli anni Venti del Novecento. Uno dei primi estimatori di The Dark Chamber fu H.P. Lovecraft che riprese nella propria narrativa alcuni dei temi caratteristici del romanzo di Cline.



Leonard Lanson Cline (1893-1929), americano originario del Michigan, alternò l’attività di giornalista a quella di scrittore e traduttore. Autore di tre romanzi ("God Head", "Listen", "Moon!" e "The Dark Chamber") e di due raccolte di poesie, i suoi testi apparvero sulle riviste letterarie più importanti dell’epoca. "The Dark Chamber", particolarmente apprezzato da H.P. Lovecraft, fu pubblicato nell’agosto del 1927. Il mese seguente Cline fu condannato a un anno di carcere per l’omicidio di un amico che lo aveva aggredito durante un lite. Nel periodo di detenzione Cline scrisse alcuni thriller per sostenersi economicamente e tornò alla religione cattolica. Scarcerato nel luglio del 1928, lo scrittore venne trovato morto sei mesi dopo nel suo appartamento di New York.

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Leonard Cline
LA STANZA BUIA
Traduzione e Presentazione di Fabrizio Sandrelli
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-7497-762-8]
Pagg. 200 - € 15,00

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