04 giugno 2012

La trama moderna di Pino Pascali

LA TRAMA MODERNA DI PINO PASCALIdi Antonio V. Gelormini

La creatività nelle sue suggestive declinazioni, in Puglia come
altrove, è elemento piuttosto diffuso, quotidianamente coltivato con
spontaneo sforzo di sopravvivenza.
Spesso trasportato dal vento, cullato dalla danza leggera delle api,
delle rondini e dei falchi pellegrini, accarezzato dai crepuscoli e
travolto dai mezzogiorni accecanti; rassicurato dal frinire delle
notti d'estate o esaltato da quello "ozioso" delle ore più calde.
Ma anche custodito nel guscio di un paguro, nelle sforzo dinamico di
un granchio o da quello più cadenzato di una tartaruga, entrambi
richiamati dai riflessi sciabordanti di un mare più saporito, ricco di
storia, di storie e di poesia.
È il filo d'Arianna di un'espressione artistica comune, che si fa
sintesi nell'attività incessante di quel piccolo ragno che con le sue
braccia tesse e ritesse una trama raffinata, affascinante, vitale e
nel contempo "ingannatrice". O è il possente colpo di coda di un
cetaceo, che riesce a dare propulsione al principio rigenerante di una
madre declinata al maschile: il mare. Sulle cui sponde mediterranee, a
Polignano a Mare, oggi vede rinascere un luogo di morte, un antico
mattatoio, trasformato in moderna e vitale conchiglia di arte
contemporanea.
Nel segno, nel ricordo e finalmente nell'orgoglio condiviso per Pino
Pascali, nasce in Puglia il primo Museo di Arte Contemporanea.
Nasce
in riva al mare, dando spazio e visibilità per primi ad altri artisti,
mossi dalla medesima vena creativa, e nasce sotto lo stesso cielo di
Mr. Volare, un altro grande cantore dell'innovazione e della libertà
creativa senza tempo: Domenico Modugno.
"La collezione Pascali arriverà nel nuovo museo a Settembre", dice ad
Affaritaliani Rosalba Branà, Direttrice del Museo della Fondazione
Pino Pascali e artefice tenace della realizzazione di un sogno ora
realtà, "inauguriamo questo spazio con la mostra di altri artisti, per
dire che questa sarà la casa non solo di Pino Pascali, ma l'approdo di
incessanti ricerche e di rinnovate proposte artistiche senza confini e
senza censure".
Una testimonianza di bellezza che, insieme all'Assessore alla Cultura,
Turismo e Mediterraneo, Silvia Godelli, anche il Presidente della
Regione, Nichi Vendola, ha voluto stigmatizzare: "Nella corda di
violino, Pino Pascali, tesa tra tra e cielo, tra passato e futuro. Un
artista meraviglioso e un giovane straordinario, a cui il miglior modo
per esprimere la nostra gratitudine sarà continuare a scommettere su
quelli come lui".

(
gelormini@affaritaliani.it)

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