20 aprile 2012

La metà di niente di Catherine Dunne


LA META’ DI NIENTE                             
di Catherine Dunne
© 2007 Tea – Tea Due
ISBN 88-7818-864-6  Pag. 292  € 7,50


Nell’immagine di copertina c’è una teiera rotta, tenuta assieme da dello scotch. Questa fotografia è esattamente come viene descritta la protagonista del romanzo.
Un libro per donne, scritto da una donna; ma che parla agli uomini.
Rose è sposata con Ben e hanno 3 figli.
Una bella mattina lui la lascia, senza preavviso, senza spiegazioni. Semplicemente le dice: “non ti amo più” e va via.
Rose s’incrina, si spacca dentro, proprio come la teiera di copertina.
Pensa.
La scrittrice usa il tempo presente quando racconta della Rose del passato; mentre usa il tipico stile narrativo proseguendo nella narrazione presente.
Attraverso i ricordi e i pensieri di Rose, arriviamo a comprenderla, ad arrabbiarci con lei che ha subìto il modo maschilista e unilaterale di comportamento del marito.
Con lei soffriamo mentre si ricostruisce, affronta i figli, il fatto di non avere un soldo.
Lavoriamo sodo con lei, mentre fa di tutto per avvolgersi di scotch e ritirarsi in piedi.
Nonostante sia un romanzo che parla semplicemente di una fine di un amore, come ce ne sono tanti, ha di particolare che scava a fondo nel ruolo della donna, facendone scaturire ogni piccolo sentimento recondito.
Ridà dignità alla donna, alla sua figura, alla sua persona. A quel tipo di donna che si dona pienamente alla famiglia e, proprio per questo, assurdamente, viene lasciata.
Dice Isabella Bossi Fedrigotti: “E’ proprio la sua immediatezza, che pare presa in diretta dalla vita, a dare a questo romanzo la sua forza e verità”.
Rose, infine, arriva a comprendere che, mentre lei pensava al matrimonio come a un’unione fra due persone, in realtà lei era solo la metà di niente.
La scrittrice, all’ultima pagina, tenta quasi di ridare un poco di spessore al personaggio di Ben, costruendogli una sorta di giustificazione, mostrandolo non solo come l’uomo egoista e meschino che è stato per tutto il libro.
Alla fine, ecco, forse anche Ben ha avuto le sue ragioni, i suoi perché, anche se davvero di poco conto rispetto a quelli della moglie.



© Miriam Ballerini

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