19 maggio 2011

L'impronta artistica di Dora Marchionni

L’IMPRONTA ARTISTICA DI DORA MARCHIONNI
di Antonio V. Gelormini

La creatività, sin dai tempi della Genesi, non ha avuto mai bisogno della funzionale praticità degli strumenti, quanto della ricchezza della materia, della forza della passione e dell’effetto catalizzatore di un amore infinito.
Dora Marchionni per le sue creazioni, opere d’arte che nascono e si moltiplicano come “riflessi” di uno stato d’animo diamantino, lascia scorrere le sua mani sul bianco di una tela, di un foglio o di una tavola, guidate dal silenzio dei suoi sentimenti o dal cadenzare melodico di scelte musicali raffinate. Per cui potremmo dire che le sue sono delle vere e proprie “carezze” ai colori, per dar vita ad emozioni, stimoli e reazioni che riescano a vivacizzare l’occhio di chi le guarda, provocandone una continua, attenta e sinergica impressione.
“Arte Aperta”, ha voluto definirla l’artista. Che al proposito ha lanciato anche un movimento, per fare dell’approccio all’arte un “bene comune”. Perché condividere l’arte è fare arte. In quanto ciascuno di noi, nella trasparenza nuda del giudizio spontaneo, è vetro-custode attraversato dai riverberi emotivi e, nel contempo, è anche specchio-diffusore di sensazioni e stati d’animo, declinati attraverso ogni sensibilità personale.
Le opere di Dora Marchionni si caratterizzano innanzitutto per l’immediata freschezza del tratto e la contagiosa allegria dei colori. Che, al di là del piacevole impatto visivo, trasmettono interamente l’intensità e l’eccitazione dell’ispirazione mediata, come sappiamo, dalla passione musicale dell’artista. Che oltre un’insospettabile attività da contabile, esprime la sua vocazione appassionata nella quotidiana collaborazione con l’Associazione Mozart Italia di Rovereto, organizzando e seguendo rassegne artistico culturali a carattere internazionale.
Fino al 3 giugno 2011 una delle sue creazioni più significative, “Onda”  olio su tela, cm. 80x60 – 2009, sarà esposta alla Galleria d’Arte “Il Borgo” di Milano, in una esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea. Mentre col suo originale “Acqua – Tempo – Vita”, olio su tela , cm. 40x60 – 2010, nella triplice prospettiva dello stesso dipinto, è riuscita a realizzare una sorta di “Triplicazione in arte”, attraverso la sintesi di una goccia, l’abbozzo di una clessidra e l’attimo pulsante di un feto.
“Riflessi dell’anima” è il titolo della pubblicazione che cataloga buona parte della produzione artistica di Dora Marchionni che, nell’essenza tipica delle sue radici abruzzesi (nata a Chieti, 45 anni fa), dagli apogei della pittura si concede incursioni anche nella poesia e nel racconto.
Osservando e apprezzando i dipinti di Dora Marchionni l’animo si predispone serenamente a una sorta di benessere spirituale, favorito dalla fragile delicatezza di una sorridente sensibilità. Che è trasferita a volte con forza, altre volte con decisione, altre ancora con dolcezza su quell’orizzonte bidimensionale di una tela, seguendo i ritmi di un “adagio”, di un “allegro” o talvolta di un più sconvolgente “presto con fuoco”.

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