12 febbraio 2009

"Sopravvissuto alle foibe" di Rossana Mondoni

La vicenda di Graziano Udovisi, combattente italiano al confine orientale, infoibato dai titini, miracolosamente sopravvissuto
Presentazione di Luciano Garibaldi
Edizioni Solfanelli - 2009

Graziano Udovisi nel 1943 è un giovane diplomato di Pola, importante base navale italiana in Istria. Dopo lo sbando generale conseguente all’armistizio dell’8 settembre, all’età di 18 anni, decide di arruolarsi insieme ad altri giovani suoi coetanei, nella Milizia territoriale, per difendere Pola dagli attacchi dei comunisti iugoslavi del maresciallo Tito. Terminata la guerra si presenta al comando di zona, tenuto dai partigiani titini e italiani. Trattenuto, subì torture di ogni genere per alcuni giorni, poi venne infoibato insieme ad altri sventurati. Da quella voragine, riuscì miracolosamente a risalire. Ricorda come la fede gli abbia fatto forza permettendogli di uscire vivo da quell’inferno. Il suo racconto è ricco di particolari riguardo il disegno politico dei comunisti titini che perseguitavano in nome della loro nefasta utopia. Dopo i titini arriva un’altra terribile insidia: la giustizia italiana. Dopo essere stato curato clandestinamente dalle profonde ferite subite nella foiba, venne tradito. Arrestato, processato, tradotto nelle prigioni di Padova, Venezia, Udine, Gorizia, Trieste. Subì una condanna di oltre tre anni.Senza soldi e mezzi, con l’avvocato d’ufficio, che non riesce ad avere nemmeno l’appello, dovette subire il carcere. Ancora oggi la sua storia è contestata dai cosiddetti negazionisti. Graziano Udovisi risponde con lucidità ed estrema pacatezza lasciando intravedere una verità che va ben oltre ogni ragionevole dubbio.
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Rossana Mondoni (1954), docente di storia e filosofia, insegna al liceo “G. Peano” di Cinisello Balsamo (Milano).Studiosa del problema del “Confine orientale” dopo la II guerra mondiale, ha scritto un libro su Norma Cossetto, altra figura simbolo delle foibe, dal titolo "La verità per la riconciliazione" (Centro di Studi Storici Silentes Loquimur, Pordenone 2007). È figlia di Giovanni, deportato a Mauthausen nel marzo del 1944 e liberato dagli americani nel maggio del 1945.
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Fonte: Edizioni Solfanelli

2 commenti:

  1. Anonimo10:10

    Rossana Mondoni è, per caso, nativa di Ghemme, in provincia di Novara ?

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  2. Buongiorno, non glielo so dire, io ho ricevuto il pezzo e mi limito alla pubblicazione. Se desidera questa o altre informazioni provi a chiedere alla casa editrice: edizione Solfanelli.
    Miriam

    RispondiElimina

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