02 luglio 2006

26 ottobre 2005
Le voci di Milano di Lamberto Ruffini (tratto da La Prealpina del 19 ottobre 2005)

“La sua opera è davvero un segno di un amore alla Chiesa e alla nostra città”.
Così il cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi, scrive in una lettera personale a Francesco Ogliari, in occasione dell’uscita del suo libro “Le grandi Abbazie dei milanesi – Milano veste il saio” edito da Selecta. Ma proprio in questo mese di settembre, tra le prime brume autunnali, Ogliari ha iniziato una lunga fatica letteraria, sempre con Selecta, aprendo la nuova collana serie libraria titolata “Milano per Voi”. Si tratta di libri “da tavolino” di circa 70/75 pagine di facile lettura e di forte spessore culturale. Da oggi sono già disponibili (prezzo 12,50 euro cad.) tre distinte opere: “Milano e il Carroccio” – “La Milano di Carlo Maria Maggi” e “Le voci di Milano”. “Le edizioni Selecta”, spiega Ogliari, “che avevano ottenuto già un successo con i suoi “tascabili” dedicati a Milano, ha desiderato ampliare l’operazione culturale proponendo dei libri “da tavolino” di pronta fruizione e dai temi inconsueti”. Selecta ha affidato ad Ogliari la direzione della collana “Milano per Voi”, che si comporrà di 24 libri e dove il nostro autore spazierà in vari argomenti storici e contemporanei. Le prime tre “uscite” sono in sintonia con lo spirito editoriale. “Milano e il Carroccio - Gli Svevi e la Lega Lombarda” affronta la storia della Lega Lombarda, nata nel 1167 per contrastare la potenza bellica dell’imperatore Federico Barbarossa. Il testo dà luce al primo esempio concreto di collaborazione tra città, paesi e stati, altrimenti i lotta tra loro, contro un nemico comune. “La Milano di Carlo Maria Maggi” è una fantastica divagazione sulla storia e sulla letteratura dialettale del Seicento, descritta in dialetto con estrema raffinatezza stilistica.
Infine, l’opera “Le voci di Milano” è un percorso a ritroso nel tempo: Milano viene vista e interpretata attraverso le “voci” di autori di ogni epoca. “Brevi frasi, pensieri, scritti”, conclude Ogliari, “impressioni che hanno per protagonista il capoluogo…che restituiscono della metropoli un’immagine insolita, a volte reale a volte onirica…”. Finale :”Ghe pensi mi” – Tino Scotti ovvero Ghe=nome; pensi=cognome; mi=la targa. Ed ancora: a Milano neppure si fa un risotto senza il “ragionàtt..” – parola di Antonio Fogazzaro. Numerose le voci antiche e moderne che si alzano dai Navigli a Porta Nuova: Giorgio Bocca, Ferruccio De Bortoli, Loretta Goggi, Indro Montanelli, Carlo Goldoni, Ugo Foscolo, Edmondo De Amicis, Lucio Dalla. E’ da leggere tutto in un fiato.

(Le voci di Milano, Francesco Ogliari, Edizioni Selecta, euro 12.50, p.79, 2005)

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